Telefonica prepara 9.000 licenziamenti

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Europa



Telefonica Espana sta preparando un ingente piano di ristrutturazione per rimediare al crollo delle entrate nel comparto della telefonia fissa e per tentare di uscire dal pi&#249 grave momento di impasse della sua storia. Secondo alcune indiscrezioni, l¿operatore storico spagnolo licenzier&#224 4.500 persone (pari all¿11% del personale) entro quest¿anno per arrivare, entro i prossimi tre anni, alla soppressione di 9.000 posti di lavoro in tutto.

La direzione di Telefonica ha confermato l¿esistenza di un piano di riorganizzazione e, senza fornire ulteriori dettagli, ha ripetuto semplicemente le intenzioni gi&#224 rese note ad aprile. All¿epoca i sindacati avevano parlato di 10.000 licenziamenti, le cifre per&#242 non sono state confermate dall¿operatore.

Telefonica ¿ come molti incumbent europei – sta vivendo un periodo di forte crisi, causato dal rallentamento della telefonia fissa, un tempo fonte di maggiore reddito degli operatori. La liberalizzazione del mercato e la crescente diffusione dei telefonini ha creato, infatti, forti problemi a molti ex monopolisti che hanno perso terreno rispetto ai new entrant e agli operatori mobili. Telefonica ha perso il 20% del mercato a vantaggio di Anua, Jazztel e Uni2.

Il 2002 si &#232 chiuso con un deficit pari a 5,57 miliardi di euro, contro l¿utile netto di 2,1 miliardi registrato nel 2001. A pesare sul bilancio, anche la svalutazione di investimenti per 12 miliardi nell¿UMTS: lo scorso anno, infatti, il Gruppo ha deciso di sospendere i lavori per la costruzione delle reti di terza generazione in Italia, Germania, Austria e Svizzera.

L¿operatore ha anche dovuto fare i conti con le disastrose performance nel settore Internet: la fusione tra il fornitore d¿accesso Terra Network e il portale Lycos non ha dato i risultati sperati e anche qui si &#232 fatto ricorso ad un deprezzamento di 1,4 miliardi. A fare il resto, la terribile crisi economica che ha colpito l¿Argentina – paese in cui Telefonica registra circa un quarto del fatturato ¿ e che ha pesato sui conti 2002 per un montante di circa 355 milioni di euro.