Distruggete quel PC! Ovvero, l¿ultima proposta contro la pirateria

di |



Il senatore americano Orrin Hatch ha suggerito lo sviluppo di un software che permetta di sabotare a distanza i computer di chi scarica illegalmente musica dalla Rete. ¿Se potessimo trovare un mezzo per impedire la pirateria musicale senza distruggere i Pc, noi saremmo i primi interessati a conoscerlo. Ma se questo &#232 l¿unico modo, sono favorevole al sabotaggio dei computer. Solo cos&#236 la gente capir&#224 la gravit&#224 di tali azioni¿. La proposta del senatore prevede l¿invio di due eMail di avvertimento ai patiti del download illegale e dei software tipo KaZaa e Morpheus. Alla terza trasgressione, il computer verrebbe messo fuori uso automaticamente, ¿¿perch&#233 non c¿&#232 nessuna scusante per chi viola le leggi¿, aggiunge.

Gli esperti legali hanno gi&#224 fatto sapere che qualsiasi attacco ai computer &#232 illegale e contravverrebbe alle leggi anti-hacking americane. D¿altra parte anche la RIAA e le case discografiche qualche tempo fa avevano tentato di promuovere una simile iniziativa per ritirarla subito dopo e cercare modi meno ¿invasivi¿ per arginare il problema. Le major sono infatti passate al contrattacco legale, ottenendo tra l¿altro una vittoria inaspettata: il service provider Verizon dovr&#224 rivelare alla RIAA (l¿associazione che riunisce i discografici americani) i nomi di quattro utenti colpevoli di aver scaricato musica dalla rete.

Critiche alla proposta del senatore Hatch sono arrivate anche da molti suoi colleghi che giudicano il piano troppo drastico: il sabotaggio dei computer creerebbe pi&#249 problemi di quanti ne vorrebbe risolvere. ¿I diritti di propriet&#224 del copyright vanno difesi, ma non ricorrendo a misure draconiane. Dobbiamo concordare delle misure per trovare al problema la giusta soluzione, che non &#232 sicuramente quella proposta da Hatch¿, dice il senatore Patrick Leahy.


Il portavoce della RIAA ha detto che le dichiarazioni del senatore Hatch sono ¿metaforiche e provocatorie¿ e mirano pi&#249 che altro a sollecitare una rapida risoluzione del problema per evitare che il ¿Congresso sia costretto a intervenire con misure ancora pi&#249 drastiche¿.

Fatto sta che forse l¿urgenza di Hatch nel trovare una soluzione al problema della pirateria &#232 di natura strettamente personale: il senatore, infatti, fa anche il compositore e lo scorso hanno ha guadagnato con le royalties dei suoi brani circa 24.000 dollari.