Federcomin presenta il Rapporto ´E-Regions´. Come l¿Ict sta cambiando la pubblica amministrazione locale

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Presentato gioved&#236 12 da Federcomin (Federazione di Confindustria delle aziende di telecomunicazioni, radiotelevisione e informatica) il Rapporto ¿E-Regions – L”Ict nelle Amministrazioni Locali¿, realizzato in collaborazione con Idc. Si tratta di un”indagine che consente di fare il punto sulla diffusione delle tecnologie e dei servizi ICT presso le amministrazioni locali.

Alberto Tripi, presidente Federcomin, ha introdotto i lavori del convegno, che si &#232 tenuto a Roma presso la Residenza di Ripetta. La ricerca &#232 stata presentata da Pietro Varaldo, direttore generale Federcomin. Sono intervenuti: Filippo Bubbico, presidente Regione Basilicata; Umberto Paolucci, senior chairman Microsoft EMEA; Rosario Amodeo, Amministratore Delegato Engineering; Angelo Gallippi, presidente del Corecom del Lazio; Vincenzo Vita, responsabile comunicazione dei Ds. Ha concluso Lucio Stanca, ministro per l”Innovazione e le Tecnologie.

Nel suo intervento, il presidente di Federcomin, Alberto Tripi, ha detto tra l”altro: ¿La diffusione delle nuove tecnologie nelle Amministrazioni Regionali consente di passare dal federalismo statico a un tipo di federalismo ¿dinamico¿. Il federalismo ¿dinamico¿ non si alimenta di contrapposizioni tra aree forti e aree deboli, ma vede le Regioni impegnate in una gara competitiva per accelerare l”introduzione di norme, processi e tecnologie idonei a migliorare, attraverso i servizi resi alla collettivit&#224, la qualit&#224 della vita e la modernit&#224 delle strutture. Questo federalismo favorisce, attraverso le reti, lo scambio di informazioni e le collaborazioni, non divide, ma unifica poich&#233 usa i mezzi offerti dalla societ&#224 della conoscenza per creare un circolo virtuoso di partecipazione alla cosa pubblica e alleggerisce la macchina delle burocrazie. &#200 chiaro – ha concluso Tripi – che a monte di questo profondo cambiamento, parzialmente in atto, devono esserci norme chiare e volont&#224 politiche forti. Non a caso abbiamo lavorato al Piano di Innovazione Digitale e a una Legge Quadro per l”innovazione che metta ordine nelle numerose leggi, semplifichi le procedure e consenta di fissare quei principi generali e programmativi in grado di dare una spinta tecnologica al Paese¿.

Nell¿illustrare i risultati del Rapporto, Pietro Varaldo che affermato che ¿l¿indagine ha interessato tutte le amministrazioni regionali, 26 amministrazioni provinciali e 23 amministrazioni di comuni capoluogo di provincia¿. Da un confronto dei dati emerge che il mercato Ict nella Pubblica Amministrazione Locale ha rappresentato, nel 2002, il 2,9% del mercato totale, pari a un valore di 1.794 milioni di euro. Si stima che il 34% della spesa Ict sia attribuibile alle Regioni, il 14% alle Province e il 52% ai Comuni e altri enti. Per i prossimi anni la spesa nel settore della Pubblica Amministrazione Locale sar&#224 caratterizzata da una dinamicit&#224 maggiore rispetto agli altri settori, grazie ai programmi di sviluppo dell”eGovernment.

Le amministrazioni regionali che spendono di pi&#249 sono Lombardia e Piemonte, mentre Abruzzo, Basilicata Molise ed Umbria evidenziano la spesa minore. Con le dovute proporzioni, si rileva la stessa disomogeneit&#224 nella distribuzione della capacit&#224 di spesa tra le amministrazioni provinciali e comunali.

La maggioranza delle amministrazioni intervistate – oltre il 60%, con una punta dell”80% per le regioni – reputa abbastanza adeguato il budget stanziato per lo sviluppo informatico. Meno del 20% ritiene tale budget del tutto adeguato al completo conseguimento degli obiettivi di sviluppo programmati.

Oltre il 75% delle amministrazioni locali ritiene che l”attuale livello di informatizzazione dei cittadini rappresenti l”ostacolo principale allo sviluppo e alle realizzazione dei propri programmi di eGovernment. Ma appena il 10% pensa che si tratti di un impedimento di tipo grave. Gli altri ostacoli indicati: problemi organizzativi interni, la mancanza di procedure univoche e la mancanza di competenze.

Da un”analisi attraverso 223 siti (20 di amministrazioni regionali, 101 di amministrazioni provinciali e 102 di amministrazioni comunali capoluoghi di provincia), risulta maggiormente sviluppata l”offerta di informazioni e servizi per i cittadini rispetto a quella per le imprese, i cui servizi sono tuttora limitati all”espletamento delle procedure amministrative per la partecipazione ai bandi di gara e al pagamento delle imposte, delle tasse e dei tributi. Le amministrazioni del Centro-Nord erogano servizi in un numero superiore rispetto alle amministrazioni del Mezzogiorno.

Il ministro per l¿Innovazione, Lucio Stanca, ha concluso i lavori: ¿Abbiamo messo in atto non solo una politica, ma una strategia ¿ ha detto. ¿Una strategia di eGovernment nella P.A. di cui ora abbiamo i risultati. Penso al benchmarking della Ue, che ci vedeva al 12° posto alla fine del 2001 mentre di recente siamo saliti al 9°.¿

Nella P.A., ha detto Stanca, sta avvenendo ¿una rivoluzione silenziosa¿. ¿L¿uso dell¿email tra i dipendenti delle amministrazioni locali &#232 cresciuto del 400%¿.

Stanca ha quindi annunciato la presentazione, per la stessa giornata di gioved&#236, di una indagine condotta dal suo ministero sul software open source nella P.A. ¿Un rapporto che vuole essere una piattaforma di discussione. Perch&#233 non credo ¿ ha concluso Stanca – che la tecnologia vada gestita dall¿alto¿.

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