Inizia la discussione al Senato sul Ddl Gasparri: 900 gli emendamenti presentati

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Si annuncia vita dura per il disegno di legge Gasparri sul riassetto del sistema radiotelevisivo. Sono infatti oltre 900 gli emendamenti presentati alla Commissione lavori pubblici del Senato, di cui 250 dedicati all¿emittenza locale, in recepimento delle proposte di associazioni di radiotelevisioni private, come l”Aeranti-Corallo. Da questa settimana, inizia la discussione degli emendamenti presso l”ottava Commissione del Senato.

Alcuni di questi, del relatore e presidente della stessa commissione, Luigi Grillo di Forza Italia, riscrivono gli articoli 15 e 16 del Ddl Gasparri, che erano stati modificati alla Camera da un emendamento del Ds Giuseppe Giulietti. In particolare, si chiede che venga ripristinato nuovamente il limite antitrust del 20% del totale delle risorse del sistema complessivo della comunicazione, che nella legge uscita dalla Camera era stato invece sostituito con le norme della legge 249 (Maccanico) che, tra l”altro, vietano a Mediaset il possesso di pi&#249 di due reti nazionali terrestri.

Tra le novit&#224 proposte da Grillo, il divieto per Rai, Mediaset e Telecom Italia, ovvero i soggetti con pi&#249 di una rete nazionale, di avere partecipazioni nei quotidiani per due anni. La maggioranza vuole anche ripristinare il tetto del 10% per Telecom Italia, cancellato alla Camera.

Un altro emendamento di Grillo chiede che possano essere prolungate le concessioni e le autorizzazioni per le trasmissioni in tecnica analogica dal Ministero delle Comunicazioni ¿sino alla scadenza del termine previsto dalla legge per la conversione definitiva delle trasmissioni in tecnica digitale, a condizione che i soggetti interessati inoltrino apposita domanda e che comunque trasmettano contemporaneamente in tecnica digitale a partire dal 25 luglio 2005¿.

Gli emendamenti che riguardano le emittenti locali, sono finalizzati a favorire l”effettivo passaggio al digitale – spiega l”Aeranti-Corallo – nonch&#233 lo sviluppo del mercato pubblicitario delle radio e tv locali. In particolare, propongono l”estensione dal 20 al 25% dei limiti affollamento orari e giornalieri per la trasmissione di messaggi pubblicitari da parte delle imprese radiofoniche e televisive locali; l”estensione dal 40 al 45% dei limiti di affollamento giornalieri per la diffusione di televendite, sempre per le tv locali; la possibilit&#224 di inserire messaggi pubblicitari nelle trasmissioni televideo e radio data system (Rds).