Giornata mondiale dei media: si discute ancora dopo le dichiarazioni del Papa

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Si &#232 appena tenuta la giornata mondiale delle Comunicazioni, appuntamento importante ¿¿per avviare una riflessione sulla funzione e l”utilizzo sociale dei media¿, come ha commentato Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni.

Aggiungendo che ¿¿i media devono rappresentare uno strumento di crescita per la comunit&#224¿.

E ancora, ¿¿devono far riferimento a contenuti che stimolino il dibattito, il pluralismo dell”informazione e salvaguardino le categorie pi&#249 deboli, come i minori, che restano quelli pi&#249 esposti ai pericoli di una programmazione di bassa qualit&#224¿.

In un comunicato del ministero si legge che &#232 stato avviato ¿un lavoro teso a rilanciare il settore seguendo criteri che tengano conto dei suggerimenti dei cittadini, veri fruitori del servizio radiotelevisivo¿.

La firma del contratto di servizio con la Rai, si legge ancora nella nota, ¿rappresenta uno strumento importante che da la possibilit&#224 all”utenza di esprimersi sui singoli programmi televisivi. Chi paga il canone, &#232 giusto che partecipi al miglioramento della qualit&#224 dei palinsesti¿.

Per quel che riguarda il tanto discusso tema ¿Tv e minori¿, secondo il ministro la tutela dei pi&#249 piccoli, che trascorrono molto tempo davanti alla Tv, anche soli, ¿resta poi un obiettivo prioritario. Il Codice di autoregolamentazione fissa regole precise che salvaguardano e tutelano i pi&#249 piccoli da scene che possono compromettere il regolare sviluppo psichico. Per loro, il ministero si &#232 fatto promotore anche del servizio telefonico d”emergenza 114 per l”infanzia, partito in via sperimentale in alcune citt&#224 e che prossimamente sar&#224 esteso in tutta Italia. E infine Internet che avvicina i popoli, riduce la discriminazione e offre un importante servizio sociale¿.

Occorrono regole certe per ristabilire una certa moralit&#224 anche nella scelta e nella programmazione dei palinsesti. Il Codice serve proprio a questo. Il suo compito &#232 fondamentale – conclude – perch&#233, insieme al contratto di servizio, recepisce le legittime aspettative dei cittadini che reclamano una migliore qualit&#224 nella scelta della programmazione televisiva.

Inoltre, Gasparri &#232 intervenuto anche in merito al discorso fatto dal Pontefice, nell¿occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni.

I mass media rispettino la loro ¿vocazione¿ alla ¿libert&#224 e alla giustizia¿ perch&#233 in questo modo possono davvero ¿dare un valido contributo alla pace¿, ha detto il Papa ai fedeli radunati in piazza San Pietro, ricordando la ricorrenza della giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Il tema di quest¿anno &#232 ¿I mezzi della comunicazione sociale a servizio dell”autentica pace, alla luce della Pacem in terris¿.

¿A quaranta anni dalla pubblicazione della storica enciclica del beato papa Giovanni XXIII – ha osservato Giovanni Paolo II ¿ &#232 quanto mai importante riflettere sul ruolo dei mass-media nella costruzione di un mondo pacifico, fondato su verit&#224, giustizia, amore e libert&#224¿.

¿In effetti – ha proseguito subito dopo – i mezzi di comunicazione sociale possono dare un valido contributo alla pace, abbattendo le barriere della diffidenza, incoraggiando la comprensione e il rispetto reciproco e, ben oltre, favorendo la riconciliazione e la misericordia¿.

Gasparri ha detto di credere che ¿¿il messaggio lanciato dal Papa possa essere utile per aiutare chi opera nel settore delle comunicazioni¿.

Aggiungendo che ¿La comunicazione deve tornare a svolgere il suo ruolo autentico di servizio imparziale e pluralista¿, ricordando che ¿negli ultimi tempi si &#232 assistito alla spettacolarizzazione degli eventi, anche quelli tragici¿.

A tal proposito, spiega il ministro, &#232 giusto che i fatti siano riportati secondo i criteri di verit&#224 obiettiva, senza ricorrere a manipolazioni e montaggi.

Poi rivolto ai giornalisti afferma: ¿¿Essere informati &#232 un diritto di tutta la collettivit&#224. Se si cerca di riservarlo a gruppi di interessi ristretti perde la sua efficacia e diventa addirittura un pericolo. Il giornalista deve sapersi orientare (¿ ) liberandosi da possibili pressioni politiche, economiche o di altro genere. Chi opera nelle comunicazioni deve essere consapevole della responsabilit&#224 del suo compito. il riconoscimento dell”altro passa attraverso il rispetto delle persone e delle culture¿.