Telsim Mobile attacca Motorola sulla stampa americana

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L¿operatore di telefonia mobile turco, Telsim Mobile, citato in giudizio per frode da Motorola, ha accusato il produttore di cellulari di pratica illecita sulle pagine dei giornali americani. I due operatori sono in conflitto, davanti la Corte Federale di New York, per il prestito di 2,8 miliardi accordato da Motorola a Telsim Mobile. Il colosso americano accusa l¿operatore turco di sottrazione di fondi.

Telsim Mobile si &#232 difeso sostenendo che Motorola ha previsto troppo velocemente un ritorno sugli investimenti, senza ammettere pubblicamente l¿entit&#224 delle spese sostenute. ¿La verit&#224 &#232 che Chris Galvin, presidente di Motorola, ha nascosto ai suoi azionisti i termini della partnership stretta da Motorola con Telsim¿, ha dichiarato il portavoce della societ&#224 turca sulle pagine del New York Times e del Wall Street Journal. ¿Noi pensiamo che per Galvin &#232 giunto il momento di dire la verit&#224 ai suoi azionisti a proposito dell¿accordo stretto con Telsim. Non spetta a noi farlo¿, ha sottolineato l¿operatore mobile.

Motorola aveva prestato a Telsim Mobile 2,8 miliardi di dollari, per aiutarlo a comprare le apparecchiature necessarie allo sviluppo di una rete GSM in Turchia.

Nel 2002, il Gruppo americano ¿ insieme a Nokia, che chiedeva un risarcimento di 700.000 dollari ¿ ha citato in giudizio la famiglia turca Uzan, titolare di Telsim, con l”accusa di frode, associazione a delinquere e manipolazione illecita di denaro. I produttori, infatti, hanno affermato, davanti alla Corte newyorkese, che la famiglia Uzan – una delle pi&#249 ricche del mondo, con un patrimonio personale di 1,3 miliardi di dollari – abbia utilizzato il denaro per scopi diversi da quelli per cui era stato prestato.

Telsim Mobile ha risposto a queste accuse appellandosi alla clausola di annullamento del contratto prevista in caso di forte svalutazione. L¿operatore turco, infatti, nel corso dell¿udienza, ha affermato: ¿Il mercato tlc turco &#232 stato colpito da una pesante crisi, che ha causato la svalutazione e, quindi, il contratto è nullo¿.