Nessuna polemica tra Cheli e Gasparri sul nuovo Codice Unico per le tlc

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Il Codice Unico per le telecomunicazioni approda al Consiglio dei ministri e subito scoppia la bagarre. Sabato 24, il quotidiano ¿La Repubblica¿ pubblica indiscrezioni secondo le quali il parere dell¿Autorit&#224 per le Comunicazioni sul nuovo testo di legge conterebbe delle ¿contestazioni¿.

Pronta la smentita del presidente Enzo Cheli. Il parere reso di recente dall”Autorit&#224 garante per le comunicazioni al ministero delle Comunicazioni sul Codice unico delle tlc, ha dichiarato Cheli sabato, ””non contiene alcun elemento di contestazione. Leggo con sorpresa ¿ continua Cheli nelle pagine economiche di oggi della Repubblica che l”Autorit&#224 garante per le comunicazioni avrebbe ”contestato” in un recente parere reso al Ministero delle Comunicazioni il codice delle comunicazioni elettroniche che il Consiglio dei Ministri ha iniziato ieri a esaminare, dal momento che tale codice toglierebbe ”soldi e poteri” all”Autorit&#224 e metterebbe ”a rischio la concorrenza”. In proposito – sottolinea – vorrei precisare che il parere dell”Autorit&#224 richiamato nell”articolo in questione non contiene alcun elemento di contestazione ma esprime soltanto valutazioni di natura tecnica maturate attraverso un lavoro approfondito che ha visto una piena, continua e trasparente collaborazione tra uffici dell¿Autorit&#224 e uffici del Ministero¿. ¿Va deplorato dunque – conclude Cheli – che ancora una volta nelle informazioni dedicate ai lavori di questa Autorit&#224 si utilizzino documenti riservati per avallare interpretazioni tendenziose e forzate””.

Nessuna polemica con Cheli, conferma anche il ministro Gasparri. ¿C”&#232 stato un comportamento sconcertante di un quotidiano, a cui ho inviato una lettera di replica puntuale, perch&#233 sono state diffuse notizie false e infondate. Dimostrano come l”informazione viene trattata in modo rozzo¿.

¿Per quanto riguarda la questione ”gestione fondi dell”Autorit&#224 ¿ ha spiegato Gasparri – era un”osservazione dell”Autorit&#224 che &#232 stata accolta durante la discussione in Consiglio dei ministri¿. Gasparri ha poi aggiunto di aver chiamato il presidente Cheli per dirgli che quella osservazione sul tipo di gestione delle risorse era stata recepita. ¿Se chi ha fatto l”articolo avesse chiesto al Ministero gli sarebbe stato spiegato tutto ¿ sottolinea Gasparri. Chi scrive di questi temi dovrebbe essere pi&#249 attento. Il testo che conta &#232 quello che esce dal Consiglio dei ministri¿.

Gasparri ha apprezzato quindi ¿la nota di Cheli che ripristina la verit&#224 dei rapporti tra Ministero e Autorit&#224. C”&#232 stato un lavoro comune con l”Autorit&#224, c”&#232 sempre stato il confronto, anche al di l&#224 delle norme che ce lo impongono¿.

Al di l&#224 del refuso della ¿Repubblica¿, il testo di legge del ministro Gasparri non piace all¿opposizione, che continua ad alimentare lo scontro. Il responsabile informazione dei Ds, Fabrizio Morri, afferma: ¿Siamo nuovamente di fronte alla pretesa del ministro Gasparri di riportare sotto controllo politico del Governo materie che sono, in tutti i Paesi liberali e democratici, pertinenza di autorit&#224 indipendenti, proprio perch&#233 attengono alla tutela della concorrenza e alle garanzie dei consumatori-utenti¿. Per Morri, ¿come per il ddl sul sistema radiotelevisivo, questo ministro sembra voler ignorare ogni osservazione delle competenti Authority che puntualmente hanno dimostrato, documenti alla mano, le incongruenze e le contraddizioni dei testi Gasparri. E” davvero opportuno -conclude Morri – che il Parlamento discuta nella competente commissione il codice sulla comunicazione elettronica chiamando in audizione l”Authority e gli operatori del settore¿.

Dello stesso tenore anche le dichiarazioni del deputato della Margherita Enzo Lusetti, che invita Gasparri a spiegare la sua posizione in Parlamento. ¿E” allarmante – dichiara Lusetti – il parere che il presidente dell”Autorit&#224 Cheli fornisce sul codice delle comunicazioni elettroniche di Gasparri che il Consiglio dei ministri ha discusso ma non approvato. Le obiezioni del presidente dell”Authority per le Comunicazioni sono fondate e non possono essere disprezzate da un ministro che dimostra di credere sempre meno nelle autorit&#224 indipendenti perch&#233 viziato da una vocazione centralistica d”altri tempi¿.

¿”Per quale motivo – chiede Lusetti – il codice Gasparri sottrae all”Autorit&#224 le per le comunicazioni poteri in materia di concorrenza e controllo dei prezzi per gli operatori? Come mai la depenalizzazione ipotizzata dal codice va al di l&#224 della delega ricevuta dal Parlamento? Dove sono le certezze sulle risorse economiche per la gestione indipendente dell”Autorit&#224?¿.

Se non vi saranno ostacoli, comunque, il nuovo Codice Unico entrer&#224 in vigore il prossimo 24 luglio. Il testo &#232 stato esaminato venerd&#236 23 maggio dal Consiglio dei ministri. Tra le novit&#224 che introduce, i nuovi criteri per individuare i gestori con significativo potere di mercato, la possibilit&#224 di cedere le frequenze, il nuovo regime delle autorizzazioni, il numero unico europeo per l”emergenza (112).

In una nota, il ministero delle Comunicazioni informa che ¿Il Codice contiene 98 articoli, sar&#224 in linea con le ultime direttive europee e consentir&#224 un maggior dinamismo nei processi di mercato¿.

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Il Nuovo Codice contiene novit&#224 rilevanti per il settore delle telecomunicazioni.

A partire del nuovo criterio di analisi dei mercati. Come informa il Ministero delle Comunicazioni, l”Authority per le Comunicazioni dovr&#224 procedere entro 4 mesi dall”entrata in vigore del Codice, al riesame dei 18 mercati rilevanti per il settore delle Comunicazioni elettroniche indicati dalla Commissione Ue per individuare le imprese che hanno significativo potere di mercato e dunque ¿per stabilire se gli obblighi oggi vigenti siano ancora giustificati”¿.

Una novit&#224 importante riguarda il trading delle frequenze. Sar&#224 possibile cedere i diritti d”uso delle frequenze, previo assenso del ministero e sentita l”Autorit&#224 per le Comunicazioni.

Si passa dalle licenze alle autorizzazioni. Si potr&#224, infatti, cominciare a operare non appena presentata la dichiarazione di inizio attivit&#224 tutte le licenze saranno dunque autorizzazioni

generali.

Per quel che riguarda l¿interconnessione, agli operatori &#232 riconosciuto il diritto di negoziare accordi relativi all”accesso e all”interconnessione. In assenza di intese si applicano le condizioni stabilite

dall”Autorit&#224. Il nuovo Codice conferma gli obblighi di Servizio Universale (copertura del territorio, elenchi telefonici, telefoni pubblici e misure speciali per disabili) e introduce il numero di emergenza unico europeo ”112” disponibile gratuitamente.

Regioni ed enti locali avranno ¿un ruolo determinate¿ nella promozione delle reti e dei

servizi a larga banda.

¿Contiamo di arrivare ad avere le nuove regole entro l”estate¿, ha riferito il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

Il Codice unico delle tlc recepir&#224 le ultime direttive europee in materia e porter&#224 anche nuove regole per consentire ””un maggiore dinamismo ai processi di mercato””, ha sottolineato il ministro

¿Contiamo di essere tra i primi paesi europei – ha detto il ministro Gasparri – ad adeguare il proprio codice di telecomunicazioni alle direttive¿. Il Codice unico non si limiter&#224 al recepimento delle direttive Ue ma ””modernizzer&#224 tutta la normativa, che in alcuni casi – ha ricordato il ministro – risale anche a oltre 30 anni fa¿. Il Codice unico servir&#224 anche ¿a evitare il ginepraio di norme che si sovrappongono nel tempo¿, ha concluso.

L”iter del decreto legislativo prevede ora un passaggio nella Conferenza unificata e i pareri delle Commissioni parlamentari competenti.