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Confronti Tv: Vigilanza contro la decisione di Vespa. Intanto la Fnsi indice giornata di protesta

Italia



Fa discutere ancora la decisione del giornalista Bruno Vespa di rifiutare il confronto in trasmissione, richiesto con una lettera, da Piero Fassino e Francesco Rutelli con il premier Silvio Berlusconi.

Vespa aveva risposto ¿Gentili onorevoli, Vi ringrazio per la Vostra cortese lettera e per aver voluto ricordare che &#232 costume della nostra trasmissione garantire parit&#224 di condizioni alla maggioranza e all”opposizione. Per questo abbiamo contestualmente invitato il Presidente del Consiglio per gioved&#236 22 e voi, quali pi&#249 autorevoli esponenti dell”Ulivo, per la trasmissione di domani (Leggi ieri, ndr)¿.

¿Dal 1996 – continua Vespa – ci siamo fatti costantemente promotori di confronti politici al pi&#249 alto livello, ma il grado di tensione raggiunto dalla polemica politica in questo momento non li consente. Posso tuttavia confermarVi la consueta attenzione a una equilibrata rappresentazione dei due diversi punti di vista¿.

Non sembra per&#242 essere d¿accordo il presidente Rai Lucia Annunziata, che ha sottolineato come i faccia a faccia tra opposti leader politici sono nella tradizione della Rai.

La Annunziata lo scrive nella missiva con cui risponde alla sollecitazione in merito del presidente della Commissione di Vigilanza, Claudio Petruccioli, indirizzata a lei e al dg Flavio Cattaneo.

¿Leggo che secondo il responsabile della trasmissione l”attuale grado di tensione raggiunto dalla polemica politica non consente il confronto tra il premier Berlusconi e i leader dell”opposizione¿, ha scritto Petruccioli.

E ancora ¿Vorrei sapere se i responsabili della Rai danno lo stesso giudizio e, in subordine, quali siano le conseguenze sulla programmazione complessiva della concessionaria; da parte di chi e in quale forma verr&#224 valutato e annunciato il ritorno alla normalit&#224¿.

Lucia Annunziata si augura inoltre che tali faccia a faccia vengano realizzati anche in futuro, pur rispettando la decisione di Vespa.

La decisione del giornalista Vespa &#232 legittima ¿ ha scritto il presidente Rai – ma &#232 auspicabile che i faccia a faccia tra leader tornino sui teleschermi del servizio pubblico. Questo in sintesi quanto la Annunziata scrive nella lettera indirizzata al presidente della commissione di Vigilanza, Claudio Petruccioli, riferendosi alle puntate pre elettorali di ¿Porta a Porta¿.

Una presa di posizione che sollecita la replica dello stesso Vespa: il ¿parere contrario¿ al confronto, puntualizza il conduttore di ¿Porta a porta¿, &#232 arrivato da Palazzo Chigi, cui era stata girata la proposta arrivata da Rutelli e Fassino.

Tre sono le domande che Francesco Rutelli avrebbe voluto rivolgere direttamente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: su sicurezza, tasse e pensioni.

Il leader della Margherita, ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta insieme al segretario Ds Piero Fassino, sottolinea di non aver ¿mai avuto la possibilit&#224 di porre delle domande al presidente del Consiglio, cosa che in un paese democratico normale le opposizioni possono fare¿. E, polemicamente, prega quindi Vespa di ¿girare¿ lui le domande a Berlusconi.

A riguardo il dirette di Raiuno, Fabrizio del Noce, non capisce quale sia ¿l¿oggetto della polemica¿ che ruota intorno alla puntata di ”Porta a Porta”.

¿Non riesco a cogliere l”oggetto della polemica ¿ commenta – visto che questa sera ( Leggi ieri sera, ndr) sono invece ospiti Fassino e Rutelli. Mi sembra che la par condicio sia oggettivamente rispettata¿.

Intanto ¿La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana – afferma un documento approvato ieri con 12 voti a favore, 3 contrari e un astenuto – ha indetto una giornata nazionale di protesta dei giornalisti in difesa della libert&#224 di informazione e per tutelare l”indipendenza della categoria. La giornata di protesta, la cui data e le cui modalit&#224 saranno fissate dalla Segreteria, potr&#224 coincidere con una delle tre giornate di un pacchetto di scioperi dei giornalisti in relazione alla gravit&#224 della situazione del settore¿.

¿Nelle ultime settimane – prosegue il documento – si sono susseguiti tentativi di delegittimare il ruolo della libera informazione con episodi particolarmente gravi. Il ripristino, poi sconfessato ma non ritirato, della pena del carcere per i reati a mezzo stampa, le ispezioni di dirigenti della Rai nella redazione del Tg3, la possibilit&#224 che siano perseguiti i media che criticano le istituzioni, ed altri analoghi episodi, appaiono delineare un progetto di intimidazione pericoloso e che ha gi&#224 portato in molte redazioni di tutti i settori produttivi ad una ¿stretta” sull”autonomia dei singoli giornalisti e di chi guida le redazioni. A rischio non &#232 soltanto l”indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo, ma la complessiva tenuta di una informazione libera e plurale¿.

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