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Deutsche Telekom: il 2003 sarà l¿anno del cambiamento. Il gruppo multato dall´Ue per 12,6 mln

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Il presidente di DT, Kai-Uwe Riche ha promesso, davanti a 7.000 azionisti riuniti in assemblea generale nella KoelnArena di Colonia, che il 2003 sar&#224 ¿l¿anno del cambiamento¿ per l¿operatore tedesco dopo la tempesta attraversata nel 2002.

¿Il 2002 &#232 stato l¿anno pi&#249 difficile della storia della nostra azienda¿, ha riconosciuto Kai-Uwe Riche. Ma quest¿anno, ¿il gruppo¿ ha chiuso il primo trimestre, ¿in nero con un utile di 850 milioni di euro dopo la perdita di 1,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno¿, ha ricordato il presidente, prima di confermare il suo obiettivo di tornare alla redditivit&#224 a fine 2003. Per contenere i costi &#232 stato disposto il blocco dei salari.

La Commissione europea ha intanto stabilito che Deutsche Telekom dovr&#224 pagare una multa di 12,6 milioni di euro per aver bloccato l”accesso alla sua rete locale, imponendo alla concorrenza tariffe di entrata troppo elevate. Secondo Bruxelles, DT ha abusato della propria posizione dominante, applicando ai new entrant del mercato tariffe all”ingrosso superiori al prezzo al dettaglio proposto agli abbonati. “Questa pratica ha ristretto l”ingresso della concorrenza nel mercato, limitato la scelta dei consumatori e ostacolato le scelte della concorrenza per quanto riguarda i prezzi al pubblico” si legge nella nota diffusa dalla Commissione.

Il colosso tedesco ha subito nel 2002 una perdita record di 24,6 miliardi di euro, la pi&#249 alta riportata da una societ&#224 europea, e ha dovuto rinunciare a pagare i dividendi, per la prima volta da quando &#232 stata quotata sulla Borsa di Francoforte nel 1996.

L¿entit&#224 della perdita del 2002 &#232 ¿incredibile¿, ha riassunto Lars Labryga, rappresentante dell¿associazione dei piccoli azionisti SdK. ¿Deutsche Telekom, &#232 la societ&#224 dei superlativi (¿) con molte ombre e poche luci¿, ha aggiunto Hans Schmitz di un¿altra associazione, la DWS. Da tre anni, 3 milioni di azionisti del gruppo hanno visto il corso delle loro azioni crollare: dopo aver toccato la quotazione massima di 103,5 euro nel 2000, l¿ ¿azione T¿ attualmente &#232 scesa a 12 euro. Tuttavia ¿&#232 positivo che l¿azione non abbia ancora perduto la met&#224 del suo valore¿, ha ironicamente fatto notare Labryga.

Ricke ha comunicato agli azionisti la sua intenzione di fare di Deutsche Telekom, da qui al 2007, ¿la societ&#224 leader nel campo delle telecomunicazioni e delle tecnologie¿. Tuttavia il presidente del colosso di Bonn non ha indicato la linea della sua nuova strategia, ma si &#232 limitato a confermare la fiducia che ripone nella capacit&#224 del gruppo di portare il debito a 52 miliardi di euro ¿ attualmente &#232 di 56,3 miliardi di euro – entro la fine dell¿anno. Per diminuire il livello del debito, il gruppo pensa di vendere le attivit&#224 ritenute non strategiche, soprattutto gli immobili, ma scarta la possibilit&#224 di mettere sul mercato le azioni di T-Online e della Mat&#225v, operatore mobile ungherese.

Deutsche Telekom farà di tutto perché esercizio 2003 si concluda con un risultato d”equilibrio.

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