Riforma radio-Tv: la Chiesa italiana chiede più qualità morale e culturale dei programmi

di Raffaella Natale |

Italia


Migliorare la ¿qualità morale e culturale delle trasmissioni¿, senza andare dietro agli ascolti e dando una ¿più sicura garanzia del pluralismo¿. La Chiesa italiana chiede che il Ddl Gasparri attui la riforma del sistema radiotelevisivo assicurando le attese dellediverse ¿componenti e parti sociali¿.

Queste istanze sono state esposte dal card. Camillo Ruini nella sua prolusione all’Assemblea generale della Cei. Ruini ha affermato che ¿la discussione del disegno di legge sul sistema radiotelevisivo tocca un nodo della più grande rilevanza per tutta la vita sociale e la sua dimensione etica, per la cultura e per la formazione delle nuove generazioni¿.

¿Auspichiamo e chiediamo pertanto – ha aggiunto Ruini – che sia assicurato un quadro normativo in grado di corrispondere alle legittime attese delle diverse componenti e parti sociali e in primo luogo alle esigenze del bene comune¿.

 

Per Ruini, ¿sono indispensabili infatti un netto miglioramento della qualità morale e culturale delle

trasmissioni, che non possono avere il successo dell’ascolto come unico o comunque prevalente criterio di giudizio, e una più sicura garanzia del pluralismo, che dia spazio adeguato anche alle emittenti minori. Una particolare attenzione va inoltre riservata alle fasce più indifese, affinché essevengano realmente rispettate, in conformità ai molti e autorevoli pronunciamenti in materia di tutela dei minori¿.