Rai: infuria la polemica per i nuovi corrispondenti. Intanto l¿Authority ha accolto il ricorso contro ´Excalibur´

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Il direttore generale della Rai, Flavio Cattaneo, ha designato i corrispondenti esteri, lanciando un piano complessivo di riorganizzazione degli uffici di corrispondenza.

E su entrambi i fronti partono le accuse.

Da Viale Mazzini fanno sapere che non si tratta ancora di una lista ufficiale, che verr&#224 definita solo dopo che le proposte saranno discusse con i vari giornalisti impegnati negli uffici Rai all”estero. Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, e definite dalla Rai come ¿imprecise¿, l”attuale corrispondente da Bruxelles Piero Badaloni dovrebbe essere trasferito a Berlino insieme a Ennio Remondino dopo la chiusura della sede Rai di Belgrado. Carmen Lasorella, attualmente nella capitale tedesca, rientrerebbe a Roma. A Gerusalemme andrebbero al posto di Paolo Longo e Marc Innaro, Filippo Landi oggi al Cairo e Franco Pagliara. A Pechino andrebbe Corradino Mineo attualmente a Parigi dove resterebbe Mariolina Sattanino, mentre secondo altre voci, la giornalista potrebbe essere spostata a Bruxelles. Questa sede potrebbe essere occupata anche da Daniele Renzoni e per la radio da Tiziana De Simone. Per Parigi si fanno anche i nomi di Maria Luisa Busi o Paolo Cantore. Negli spostamenti potrebbe essere coinvolto anche Alessandro Cassieri, corrispondente del tg3.

I vertici Rai hanno spiegato che la designazione dei corrispondenti rientra in un piano complessivo di riassetto degli uffici di corrispondenza, che riguarder&#224 tutte le sedi, non solo quelle con mandato in scadenza.

La notizia ha suscitato immediatamente la reazione del centrosinistra, soprattutto sull”avvicendamento in alcune sedi, come Bruxelles e Gerusalemme. Vincenzo Vita, del direttivo Ds vede nel possibile trasferimento di Piero Badaloni da Bruxelles ””il dubbio che non ci sia dietro solo una scelta editoriale””. Il deputato Ds Pietro Folena chiede l”intervento del presidente Rai Lucia Annunziata mentre Enzo Carra (Margherita) scorge ””aria di manovra politica”” soprattutto negli spostamenti che riguardano Bruxelles e il Medio Oriente. Su queste sedi, anche Giulietti (Ds) vede ””la conferma del sospetto che la Rai sia una succursale del governo””. Anche l”Usigrai attacca definendo ¿una Rai incapace di trasparenza quella che fa sapere di aver designato i corrispondenti esteri¿, mentre il centrodestra accusa l”opposizione di strumentalizzare quella che &#232 solo una scelta editoriale. La replica arriva dal capogruppo di Forza Italia in commissione di Vigilanza, Maurizio Bertucci, che afferma di ¿non capire la polemica su una normale rotazione di corrispondenti¿, mentre il responsabile dell”informazione di An, Alessio Butti, afferma che ¿si spara a zero senza sapere i nomi¿. Il deputato di An Franco Cardiello sostiene che ¿da parte della Cdl non c”&#232 nessuna lottizzazione¿, e il senatore di An Michele sostiene che ¿la sinistra offende i giornalisti nel ritenere che solo alcuni siano in grado di ricoprire alcuni incarichi¿.

Sulla vicenda &#232 intervenuto anche il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.

Alla domanda sul perch&#233 di tanto clamore per le nomine dei corrispondenti Gasparri ha risposto: ¿Me lo chiedo anche io. Forse perch&#233 – ha proseguito il Ministro – prima erano tutti di sinistra e quindi la Rai &#232 considerata una propriet&#224 privata della sinistra. Il direttore generale della Rai va avanti per la sua strada: credo che non metter&#224 in linea Santoro dopo questa decisione dell”Autorit&#224 delle Comunicazioni, ha cambiato i corrispondenti, ha anche assunto Bonolis, levando il pezzo pregiato della concorrenza dimostrando cos&#236 che la Rai non &#232 subalterna a Mediaset¿.

Ma la polemica sulla Rai di queste ore, come &#232 noto, non si ferma qui.

La Rai continua a essere oggetto della contesa politica, proprio mentre si avvicinano le elezioni amministrative.

L”Autorit&#224 per le Garanzie nelle Comunicazioni ¿bacchetta¿ per mancanza di equilibrio la trasmissione di ¿Excalibur¿ con l”intervista al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

L”Authority di Cheli ha accolto, sebbene in parte, la motivazione contenuta nell”esposto contro la puntata dell¿8 maggio scorso di ¿Excalibur¿, da parte dei parlamentari del centrosinistra, che parlava di violazione della legge sulla par condicio (art. 5 della legge 22 febbraio 2000), di evidente e netto squilibrio, e di intervistatore compiacente nei confronti del Presidente del Consiglio. Il ricorso era stato presentato dai componenti della commissione di vigilanza Rai Antonello Falomi (Ds) e Paolo Gentiloni (Margherita). ¿L”Autorit&#224 ¿ si legge in una nota ufficiale – rilevati elementi di disequilibrio nella durata dei singoli interventi ha invitato la Rai ad adottare le iniziative informative pi&#249 opportune al fine di garantire una situazione di riequilibrio nelle posizioni relative ai temi trattati nella stessa trasmissione¿. Soddisfatti per la decisione i promotori dell”esposto. Per Gentiloni, ””si tratta di un verdetto di condanna per abuso di potere televisivo nei confronti del presidente Berlusconi”” mentre Falomi invoca la necessit&#224 di una puntata ””riparatrice”” di ¿Excalibur¿. Per Vita (Ds), la decisione dell”Autorit&#224 ””&#232 un colpo al cerchio e uno alla botte””, dopo l”individuazione da parte della stessa Authority di ””mancanza di pluralismo, obiettivit&#224, completezza e imparzialit&#224¿ nelle puntate del programma ¿Sciusci&#224-Edizione Straordinaria¿, trasmesse nel periodo gennaio-maggio 2002. Contro questo parere, il conduttore del programma Michele Santoro si augura che la Rai faccia ricorso.

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