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MCI costruirà una rete mobile in Iraq

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Il gruppo di tlc americano MCI (ex WorldCom) ha ricevuto l¿incarico, dal dipartimento della Difesa americano, di costruire una rete di telefonia mobile in Iraq.

Natasha Haubold, portavoce dell¿azienda telefonica statunitense, interpellata dalla stampa, si &#232 rifiutata di rivelare sia il prezzo dell¿operazione ¿stimata dai media intorno ai 45 milioni di dollari – sia i dettagli dell¿accordo che, secondo il Washington Post, vertono sulla ricostruzione di una piccola rete di telefonia mobile a Bagdad.

Il contratto, secondo la testata americana, poggia su un sistema operativo fra 5.000 e 10.000 telefonini portatili che utilizzeranno il GSM, sistema largamente diffuso in Europa e nei Paesi vicini all¿Iraq. Prima della guerra solo tre persone su mille avevano un portatile.

Darrel Issa, membro repubblicano della Camera dei rappresentanti, ha criticato duramente la decisione del Pentagono di conferire il contratto a MCI, in ragione del fatto che, la societ&#224 statunitense, ha adottato il sistema GSM per il funzionamento della rete.

Issa, che ha ricevuto una parte dei fondi per la sua campagna elettorale dalla Qualcomm, ritiene che la scelta del GSM avvantaggia troppo le imprese europee. Il deputato repubblicano, infatti, ricorda che il sistema GSM &#232 stato messo a punto in Europa da un consorzio di Paesi, tra cui la Francia che &#232 stata una dei maggiori oppositori all¿intervento in Iraq.

Panth&#232res Grises, gruppo americano che si occupa di fondi pensione, ha lanciato un appello al congresso per ostacolare il gruppo MCI/WorldCom dall¿ottenere altri contratti in Iraq da parte delle agenzie governative americane. Ricordando che WorldCom &#232 stata l”origine del pi&#249 grosso scandalo finanziario della storia americana, che l¿ha costretta a dichiarare fallimento nel 2002.

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