Campa-Palmieri: Scano, le competenze sono di Gasparri

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Interesse ed attenzione sulle dichiarazioni sulla Campa-Palmieri rilasciate a Puntoit e Key4biz.it da Roberto Scano, responsabile IWA (International Webmaster Association) per l”Italia.

Secondo Scano &#232 necessario modificare l”articolo della Campa-Palmieri relativo a chi dovr&#224 esercitare le competenze ministeriali, ritenendo pi&#249 correttoil fatto che queste siano attribuite al Ministero delle Comunicazioni.

Roberto Scano e l¿IWA sono anche promotori della lista di discussione lanciata in rete (pdl3486@itlists.org) per contribuire alla disamina di ciascuno degli articoli della Campa-Palmieri e con l¿intento di coinvolgere professionisti, responsabili di imprese ed istituzioni, associazioni legate al mondo dei disabili.

Il risultato &#232 rilevante e il lavoro della lista sta procedendo con buona lena. Il gruppo, a cui partecipano oltre 200 persone, si &#232 intanto dato appuntamento al Webbit (http://www.webb.it/user/user/new/), che si terr&#224 a Padova dal 9 all”11 maggio 2003. L¿incontro &#232 fissato per giorno 10 maggio, alle ore 17.00, per un seminario sul progetto di legge 3486 a cui parteciperanno anche i proponenti, gli On. Cesare Campa e Antonio Calmieri, unitamente al relatore in Commissione Trasporti, On. Paolo Ricciotti.

“¿Internet &#232 un insieme di collegamenti di rete che consentono ad utenti di tutto il modo di accedere a dei contenuti da qualsiasi computer li condivida ¿ ha sottolineato R.Scano – Internet quindi &#232 inquadrabile come un canale di comunicazione, anzi un mezzo di accesso alla rete e, per tale motivo, risulterebbe essere di competenza del Ministero delle Comunicazioni¿.

¿Una affermazione del ruolo del Ministero delle Comunicazioni nelle procedure di normazione della rete internet, in questo caso dell”accessibilit&#224 delle risorse e dei contenuti della rete, &#232 senz”altro auspicabile e, di fatto, necessario, per un corretto rispetto dei ruoli a livello di competenze ministeriali. Le proposte sin qui formulate, difatti, recepiscono le linee guida sia per i siti pubblici che per quelli di pubblica utilit&#224, coinvolgendo di fatto il Ministro per l”Innovazione e Tecnologie, il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Ministro del Lavoro e il Ministro della Sanit&#224 (rispettivamente per il lavoro e per le tecnologie per disabili), ma non possono non coinvolgere per il recepimento normativo delle linee guida internazionali il Ministero delle Comunicazioni come “team leader”, innanzitutto tramite l”ISCTI (Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell¿Informazione), non potendo di fatto delegare tale funzionalit&#224 a realt&#224 come AIPA e/o Dipartimento dell”Innovazione e Tecnologie proprio per il vincolo di competenza della materia¿.

Peraltro sul sito dello stesso ministero i ruoli funzionali dell¿ Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell¿Informazione (http://www.comunicazioni.it/it/index.php?Mn1=9&PHPSESSID=1fb57b910d1279dce6c4d29fd21e345a) sono cos&#236 profilati:

¿..In uno scenario in continua evoluzione l”Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell”Informazione (ISCTI), oggi organo tecnico di ricerca e formazione del Ministero delle Comunicazioni, per le sue potenzialit&#224 e caratteristiche, assume un posto di primaria importanza nell”ambito della standardizzazione, ricerca ed erogazione di servizi nel campo delle telecomunicazioni e della Information Technology.

Presso i suoi laboratori, tenuti costantemente aggiornati, sono state sperimentate soluzioni che hanno contribuito allo sviluppo delle telecomunicazioni nel nostro Paese.

Grazie al know-how che lo contraddistingue, l”ISCTI offre un sicuro punto di riferimento di consulenza tecnica non solo per il Ministero stesso, ma anche per l”Autorit&#224 per le Garanzie nelle Comunicazioni e per quegli altri organismi che hanno come principale attivit&#224 argomenti come la ricerca, la standardizzazione, le verifiche di laboratorio e la formazione professionale. Le attivit&#224 descritte hanno impatto diretto sull”utenza, sugli operatori di servizi di telecomunicazioni e sui costruttori.

Oltre alle attivit&#224 consolidate come:

  • normazione e standardizzazione;

  • partecipazione a Comitati e Commissioni nazionali ed internazionali;

  • verifiche tecniche su apparati di telecomunicazione, loro certificazione e/o omologazione;

  • istruzione tecnico-professionale presso la Scuola Superiore di Specializzazione in Telecomunicazioni (SSST);

  • Studi, ricerche e sperimentazioni;

  • Ispezioni, servizi, consulenze e collaborazioni;

  • Programmi comunitari per lo sviluppo delle Comunicazioni…¿

Per Puntoit e key4biz.it: ¿¿Ci&#242 che occorre &#232 una buona legge, che si fondi senza equivoci su standard europei ed internazionali dichiarati, riconosciuti e riconoscibili. Una buona legge &#232 ci&#242 che chiedono i disabili e le loro famiglie. Una buona legge &#232 ci&#242 che il Paese deve avere, magari indicando proprio una via maestra al resto d¿Europa¿.


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