Disney penalizzata dalla guerra in Iraq

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La scarsa affluenza ai parchi divertimento e il rialzo dei costi per assicurare la copertura dell¿informazione dall¿Iraq per l¿emittente Tv ABC, hanno provocato un calo degli utili della Walt Disney, come confermano i suoi conti trimestrali.

Il Gruppo americano di media ha registrato per l¿ultimo trimestre un ribasso del 12% dell¿utile netto, stabilendosi a 229 milioni di dollari, contro i 259 milioni dello stesso periodo lo scorso anno.

L¿utile per azione, di 11 centesimi, rimane in linea con le attese degli analisti.

Globalmente, l¿attivit&#224 di Disney ha registrato un fatturato in aumento dell¿8% a 6,33 miliardi di dollari, per l¿intero anno.

Questa buona performance &#232 legata soprattutto alla divisione cinematografica, le cui vendite sono aumentate del 20% su tutto l¿anno grazie ai video e ai DVD. Il grande successo del film ¿Chicago¿ ha contribuito notevolmente a questo risultato.

Al contrario, i parchi divertimento hanno sofferto di una considerevole riduzione della frequenza, legata al timore della guerra.

Dato negativo, soprattutto per il Disney World Florida, che ospita ogni anno numerosi visitatori dall¿estero.

Per quel che riguarda la rete televisiva ABC, ha subito l¿esplosione dei costi editoriali e una caduta delle entrate pubblicitarie conseguenti alla modifica dei palinsesti, dovuti all¿emergenza di seguire gli eventi legati al conflitto in Iraq.

Michael Eisner, presidente del Gruppo, ha sostenuto: ¿La guerra in Iraq e il timore del terrorismo hanno avuto un chiaro effetto nel breve periodo su un certo numero delle nostre attivit&#224¿.

La societ&#224 ritiene che ¿¿la guerra ha pesato per circa 32 milioni di dollari sul risultato operativo totale del trimestre¿.

Nella divisione media (Tv e cavo), che rappresenta circa il 40% del fatturato, il risultato operativo &#232 caduto del 25% sull¿anno a 232 milioni di dollari. Per i parchi tematici si parla addirittura del 45%.

Il risultato operativo degli studios cinematografici &#232 passato da 27 a 206 milioni di dollari.

Per quel che riguarda le prospettive future, Michael Eisner si &#232 detto ottimista ¿¿bisogner&#224 aspettare solo il miglioramento della congiuntura economica¿, ha dichiarato ai cronisti.