Ericsson chiude il primo trimestre in perdita

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Europa



Ericsson ha annunciato l’ottava perdita trimestrale consecutiva, archiviando il primo trimestre 2003 con una perdita netta di 471 milioni di euro. Il produttore svedese di attrezzature per le telecomunicazioni ha inoltre reso noto che, a causa della difficile situazione economica, sarà costretto a tagliare altri 9.000 posti di lavoro che, aggiunti ai 3.700 licenziamenti appena effettuati e ai 5.000 del prossimo anno, porteranno l’organico a 47.000 dipendenti

 

Il fatturato del Gruppo ha subito un calo del 30% a 2,83 miliardi di euro, mentre gli ordini sono scesi del 35%. Le perdite pre-tasse si attestano a 383 milioni di euro. Nella divisione network, il core business di Ericsson, le vendite hanno subito un calo del 28%, mentre per le infrastrutture della telefonia mobile ¿ che rappresentano il 69% delle vendite ¿ il calo è stato del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I risultati sono lievemente migliori rispetto alle aspettative degli analisti, ma hanno colto il mercato impreparato. Tutti, infatti, si aspettavano che gli ulteriori tagli al personale sarebbero stati effettuati più in là nel tempo, visto che il nuovo CEO del Gruppo, Carl-Henric Svanberg, ricopre l’incarico da meno di un mese.

 

Le nuove misure di ristrutturazione adottate da Ericsson ¿ che porteranno l’organico a 47.000 dipendenti nel 2004, contro i 61.000 attuali ¿ sono state dettate dall’incertezza del quadro macroeconomico e dal conseguente calo della domanda. Svanberg, ha però dichiarato che ¿¿sebbene le vendite siano state inferiori al previsto e altre azioni siano pertanto necessarie, stiamo andando nella giusta direzione e possiamo generare profitto anche restando ai livelli attuali¿.

 

Nonostante il piano di riorganizzazione da 11 miliardi di corone (1,2 mld di euro), il Gruppo, secondo Svanberg, può ¿tornare al profitto entro quest¿anno¿, disponendo di liquidità sufficienti a raggiungere gli obiettivi preposti..