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USA Interactive cita in giudizio Vivendi

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Non &#232 finita la lotta tra Vivendi Universal (VU) e il magnate americano dei media Barry Diller, nonostante l¿uomo si sia recentemente dimesso dalla presidenza di Vivendi Universal Entertainment (VUE).

Secondo quanto dichiarato in una nota, la societ&#224 del tycoon di Hollywood, USA Interactive, ha citato in giudizio il Gruppo francese di media, chiedendo un risarcimento di 620 milioni di dollari.

La citazione &#232 stata depositata presso il tribunale di Delaware.

Secondo la societ&#224, Vivendi non avrebbe ottemperato al pagamento di una tassa, come invece stabilito in base ad accordi precedentemente presi.

E¿ da cinque mesi che le due societ&#224 discutono in merito alla questione, correlata alle decisioni prese al momento della firma del contratto per l¿acquisto degli asset di media di USA Networks, lo scorso anno.

Attualmente Diller detiene direttamente l¿1,5% di Vivendi Universal Entertainment e indirettamente un¿altra quota del 5%.

USA Interactive ha, inoltre, garantito – in un documento rilasciato all¿Autorit&#224 di Borsa americana – che avrebbe bloccato la vendita di alcuni asset di VUE (parchi tematici, studios, emittenti televisive, ndr), se non avesse ottenuto garanzie sufficienti sul valore della propria partecipazione.

¿Vivendi non pu&#242 vendere alcuna attivit&#224 di VUE senza il consenso di USA¿ prosegue la nota del Gruppo.

VU sta valutando attualmente tutte le opzioni per cedere i suoi asset americani, riuniti sotto VUE e anche quelli del polo di musica, Universal Music Group. Vivendi ha gi&#224 aperto una discussione informale con Apple per la divisione di musica.

Il Gruppo di Jean-Ren&#233 Fourtou ha altre trattative in sospeso, con Marvin Davis, Microsoft e anche con Viacom.

Il Gruppo di media punta a realizzare 7 miliardi di euro di dismissioni al fine di portare il debito al di sotto degli 11 miliardi di euro entro l¿anno.

Ieri sera il titolo di VU alla Borsa di Barigi ha chiuso con un rialzo del 2,96% a

13,90 euro.

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