Ricostruzione dei network telefonici in Iraq. Scoppia la polemica tra Usa e Europa

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La ricostruzione dell¿Iraq, come era prevedibile, sta generando i primi dissapori tra gli Stati Uniti e l¿Europa che stanno contendendosi il ripristino dei network telefonici distrutti dai bombardamenti.

La polemica &#232 stata innescata da un deputato californiano, Darrel Issa, che dopo aver appreso da una direttiva che per le nuove reti mobili irachene sarebbe stata utilizzata la tecnologia made in Europe ¿ il GSM ¿ ha richiesto ufficialmente che venga data preferenza alle compagnie americane e allo standard CDMA sviluppato e distribuito dalla Qualcomm.

Issa ha definito il GSM un ¿obsoleto standard francese¿ e ha ribadito che la decisione sarebbe ingiusta nei confronti dei cittadini americani, nonch&#233 inaccettabile se si pensa che i soldi dei contribuenti statunitensi andrebbero a nazioni come Francia e Germania, che si sono opposte all”intervento militare in Iraq

¿Se i contribuenti americani verseranno miliardi di dollari per le tecnologie e le infrastrutture del popolo iracheno, noi dobbiamo assicurarci che la nostra economia e quindi la nostra gente ne tragga vantaggio(¿) Se costruiremo un sistema basato sulle tecnologie europee, saranno le aziende europee a guadagnare sulle royalties, non quelle americane. Dal punto di vista degli investimenti &#232 una decisione totalmente sbagliata¿.

Issa ha anche scritto una lettera al Segretario della Difesa Donald Rumsfeld dichiarando perentorio che ¿¿se il Congresso non stabilir&#224 nella ricostruzione dell¿Iraq una chiara politica, con rispetto per il dollaro, il costo reale per gli americani potrebbe crescere drammaticamente¿.

Non si &#232 fatta attendere la risposta delle associazioni europee a supporto dello standard GSM. Primo fra tutti a dare dell¿ignorante a Issa, Rob Conway – CEO e membro del consiglio di amministrazione della GSM Association ¿ che ha dimostrato che l¿affermazione del deputato riguardo la provenienza francese dello standard &#232 sbagliata sia dal punto di vista temporale che geografico. Il GSM ¿ acronimo di ¿Global System for Mobile Communications¿ – non &#232, infatti, uno standard europeo, ma ¿¿disponibile e usato in tutto il mondo, con lo stesso apparecchio e lo stesso numero¿. Il fatto che il GSM sia nato come un ¿open standard¿, basato su accordi di roaming paneuropei, ha permesso, infatti, lo sviluppo e la diffusione di servizi ¿ gli sms su tutti ¿ a livello globale.

Tanto meno si tratta di uno standard francese dal momento che i primi a introdurre i nuovi standard digitali (che diedero vita al GSM) furono gli operatori mobili scandinavi e olandesi. Il deputato, sottolinea Conway, si riferisce erroneamente alla precedente denominazione dello standard, che per un breve periodo si chiam&#242 ”Groupe Speciale Mobile”.

Queste affermazioni sono confortate dalle cifre: alla fine del 2002 gli abbonati ai servizi GSM erano 786 milioni, ossia il 69% del totale dei sottoscrittori wireless sparsi per il mondo. Negli Stati Uniti lo standard &#232 stato adottato da AT&T Wireless, Lucent, Nortel e Cingular, mentre T-Mobile ha scelto il GPRS (tecnologia basata sul GSM) per la sua rete di prossima generazione. Motorola ha invece in progetto di utilizzare dispositivi basati sullo standard europeo sia negli Usa che nei mercati stranieri.

Il GSM, inoltre, &#232 stato utilizzato per le reti afgane del dopo guerra (installato dalla compagnia americana TSI) ed &#232 lo standard attualmente in uso in 20 Paesi arabi e anche in quelli intorno all¿Iraq, come la Turchia, Israele e il Kuwait.

¿¿Non riesco a credere ¿ conclude Rob Conway ¿ che il dibattito parta da premesse cos&#236 false e si basi su argomenti tanto nazionalistici¿.

Sono in tanti comunque a credere che Issa sia stato spinto da un forte conflitto d¿interessi pi&#249 che dallo sbandierato amor di patria: il deputato &#232 stato, infatti, eletto a San Jose dove ha sede la Qualcomm, che detiene la maggior parte delle licenze CDMA e ha contribuito alla sua campagna elettorale con 5,500 dollari.