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Scacco matto di Murdoch. Dopo TelePiù mette le mani su DirecTv

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In un comunicato diramato alla stampa, Rupert Murdoch ha annunciato che il suo Gruppo di comunicazione News Corporation ha preso il controllo di DirecTv, il bouquet satellitare americano di General Motors.

Il tycoon australiano, 71 anni, &#232 riuscito finalmente nel suo intento di penetrare anche il mercato americano.

L¿operazione si chiusa per un montante di 6,6 miliardi di dollari (prezzo leggermente inferiore alle stime degli analisti, ndr) per il 34% del capitale di Hughes Electronics, filiale di General Motors.

La transazione si &#232 chiusa su un prezzo molto inferiore rispetto all¿offerta che Murdoch aveva fatto a General Motors nel 2001, che si aggirava intorno ai 18 miliardi di dollari.

Secondo i termini dell¿accordo, chiuso ieri sera, la News Corp rilever&#224 da General Motors, in un primo tempo il 19,9% del capitale di Hughes per 3,1 miliardi di dollari in cash, il saldo sar&#224 versato in azioni della News Corp.

Successivamente Murdoch acquisir&#224 il restante 14,1% da altri azionisti di Hughes.

Sono due anni che General Motors sta tentando di cedere DirecTv, per incentrare il proprio business sulle attivit&#224 strategiche del Gruppo.

L¿operazione con EchoStar &#232 fallita lo scorso dicembre, per le pesanti limitazione imposte dall¿Autorit&#224 Antitrust americana.

Dopo il ritiro, nelle scorse settimane, di SBC Communications (telecom) e dell¿operatore via cavo Cablevision, News Corp era l¿unico Gruppo in lizza per l¿acquisizione.

DirecTV ha un package di 11,3 milioni di abbonati, questo permetter&#224 a Murdoch di avere una posizione importante sul mercato americano della Tv satellitare. Il magnate completa cos&#236 il suo impero che comprende gi&#224 gli studios cinematografici Twentieth Century Fox, le emittenti del Gruppo Fox (tra cui Fox News) e il quotidiano New York Post.

Murdoch controlla anche The Times e The Sun e il bouquet satellitare BSKyB in Gran Bretagna e Sky Tv in Italia.

Il suo Gruppo possiede numerose Tv e giornali anche in Asia e in Australia.

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