Scano: Il Ddl Stanca lacunoso ed inapplicabile. Stravolta la Campa-Palmieri

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E¿ il grido d¿allarme che ci ha trasmesso Roberto Scano, rappresentante italiano dell¿IWA (International Webmasters Association), a seguito dei lanci di agenzia che hanno confermato nel pomeriggio la volont&#224 del Ministro Stanca di presentare un proprio Disegno di Legge sull¿accessibilit&#224 delle risorse infotelematiche a favore dei disabili nel prossimo Consiglio dei Ministri di venerd&#236 4 aprile 2003:

¿Pur apprezzando lo sforzo del Ministro Stanca e la relativa volont&#224 di fornire una normativa di settore, il testo che trapela risulterebbe pericolosamente lacunoso sotto l”aspetto principale: il recepimento degli standard internazionali definiti dal W3C per l”accessibilit&#224 del web. Queste raccomandazioni sono state riconosciute dall”Unione Europea come standard “de facto” e la stessa Unione ha invitato i governi nazionali al suo recepimento ¿ ha dichiarato Roberto Scano – Nel documento presentato risulta che la facolt&#224 di definizione delle raccomandazioni e delle relative modalit&#224 di applicazione e controllo spetta inderogabilmente al Ministro per l”Innovazione Tecnologica: una tale modalit&#224 normativa, senza definire dei chiari “punti di riferimento” risulta inapplicabile in quanto di fatto si pone in contrasto con il principio di universalit&#224 della rete, che consente a chiunque di accedervi con qualsiasi tecnologia rispettando degli standard internazionali.
Chiedere di fatto una delega per legge che consenta di definire autonomamente criteri di sviluppo, valutazione, tecnologie ed altro &#232 senz”altro una iniziativa assai pericolosa – soprattutto dopo aver tra l”altro analizzato il Libro Bianco “Tecnologie per la Disabilit&#224” dove si riscontrano grossi errori di valutazione dello stato attuale delle tecnologie info-telematiche – ma soprattutto una errata interpretazione delle raccomandazioni internazionali definite dal W3C.
A noi pare che il punto di partenza debba essere la Campa-Palmieri. Questa proposta di legge &#232 tra l”altro supportata da molte realt&#224 associative ed ha una lista di discussione dedicata
(http://itlists.org/mailman/listinfo/pdl3486/) dove chiunque pu&#242 proporre i propri suggerimenti al miglioramento del testo normativo. In pi&#249 come ogni legge da discutere, sar&#224 ulteriormente migliorata in aula.
Ci troviamo quindi ora ad un bivio: da un lato un esempio di eDemocracy e standardizzazione (tra l”altro il primo caso a livello mondiale che di sicuro pu&#242 portare prestigio al nostro Paese, anche ¿approfittando¿ del semestre di Presidenza italiana in Europa che chiuder&#224 l”Anno Europeo del Disabile) e dall”altro un disegno di legge governativo che di fatto chiede un “atto di fede”, forse non ricordando che – tra l”altro – la Presidenza del Consiglio dei Ministri &#232 l”unico governo al mondo che ha un rappresentante all”interno di quel Consorzio W3C di cui poco riscontro si &#232 trovato, stando alle indiscrezioni, nel testo del Ministro dell”Innovazione e Tecnologie¿.


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