Iraq: Le rivelazioni dei giornalisti fanno infuriare la Casa Bianca

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I reporter alla ricerca dello scoop a tutti i costi stanno dando dei grossi problemi agli americani, impegnati nella guerra in Iraq.

Alcuni giornalisti non si sono posti il problema di rendere noti alcuni piani militari strettamente riservati, per dare una notizia in pi&#249 rispetto ai propri colleghi e tentare di vincere l¿altro conflitto, quello all¿ultimo colpo che si sta combattendo tra gli inviati di guerra.

Dura la reazione da parte della Casa Bianca. Mercoled&#236 scorso, &#232 stato espulso dall¿Iraq Phil Smucker, inviato del ”Christian Science Monitor”.

Smucker in una intervista alla CNN, aveva rivelato la posizione della unit&#224 militare al quale si era aggregato, la Prima Divisione Marine, affermando di essere giunto ¿circa 160 km a sud di Baghdad, sulla autostrada principale, tra il Tigri e l”Eufrate…¿. Smucker era stato immediatamente interrotto dalla conduttrice della CNN, ma troppo tardi. Il comandante dell¿unit&#224 riteneva che il giornalista ¿stesse riferendo, in tempo reale, informazioni sulla posizione e il percorso delle nostre forze, mentre siamo impegnati in combattimento¿.

Stessa sorte &#232 toccata Peter Arnett, a Baghdad per la Tv americana NBC.

In un¿intervista rilasciata alla Tv irachena, Arnett aveva affermato che ¿¿il primo piano americano era fallito a causa della resistenza irachena, adesso stanno riscrivendo il piano¿. Una affermazione che aveva fatto infuriare Washington e spinto la NBC richiamarlo a casa.

In questi giorni &#232 toccato anche a Geraldo Rivera, inviato della Fox News, che ha dovuto lasciare l¿Iraq di gran fretta.

Rivera, che stava seguendo gli spostamenti della 101/ma Divisione Aviotrasportata, &#232 caduto su un errore simile a quello di Smucker. Secondo il comandante della unit&#224 il giornalista televisivo ¿ha compromesso l”operazione rivelando la posizione ed i movimenti delle nostre truppe¿.

Sempre per motivi di sicurezza, l¿armata americana ha vietato ad alcuni giornalisti l¿uso di telefoni satellitari dell¿operatore degli Emirati Arabi, Thuraya Telecommunications, sul terreno delle operazioni in Iraq. Alcuni di questi telefoni sono stati addirittura confiscati.

Dalla parte americana, si sono difesi dall¿accusa di voler censurare una parte della stampa.

Il generale Victor Renuart ha spiegato alle agenzia che ¿sui campi di battaglia la sicurezza delle operazioni &#232 essenziale, e ci sono dei momenti in cui bisogna essere certi che nessun tipo di comunicazione sia in corso (¿) Vogliamo essere sicuri che niente cada nelle mani degli iracheni¿.

Infatti, gli apparecchi di Thuraya hanno la particolarit&#224 di disporre di un modulo GPS integrato, che permette al suo utente di venir localizzato, nel raggio di cento metri.

Il pericolo, come hanno spiegato alcuni militari ai giornalisti, &#232 che gli iracheni possono individuare il segnale e colpire con i loro missili le divisioni americane.