Rai: Bonatesta ¿Aspettiamo il nuovo Cda alla prova dei fatti¿

di |

Italia



A qualche giorno della nomina del nuovo direttore generale, Flavio Cattaneo, arriva il commento di Michele Bonatesta.

Il senatore di An&#232 anchecomponente della Commissione Parlamentare di Vigilanza.

Il senatore sottolinea la propria soddisfazione per il rinnovo dei vertici Rai, ma aggiunge ¿¿in ogni caso aspettiamo il nuovo direttore e il nuovo Cda alla prova dei fatti¿.

Bonatesta dice ancora ¿Avevamo chiesto che la stessa sorte riservata a Baldassarre e compagni, per gli errori a loro imputati, fosse riservata anche a Sacc&#224, che in quanto direttore generale, cio&#232 vero governatore dell”azienda, si era reso perlomeno complice di quegli errori¿.

Ora si attendono i fatti, sottolinea il senatore, ¿Con particolare riferimento¿, spiega, a temi come ¿la Tv di qualit&#224, lo sperpero di denaro pubblico per realizzare alcuni programmi del e sul nulla, la tutela dei minori e l”adozione da parte della passata gestione della delibera di trasferimento di Raidue a Milano senza un piano industriale e in assenza di un preventivo confronto con il Parlamento e gli enti locali interessati¿. Una decisione questa, conclude Bonatesta, che ¿nei tempi e nei modi ritenuti pi&#249 opportuni andr&#224 ridiscussa e non potr&#224 essere data per acquisita¿.

Intanto il consigliere d¿amministrazione Giorgio Rumi &#232 tornato sul caso Biagi e Santoro.

¿¿Sono contrario ad ogni ostracismo, sono metodologicamente contrario¿.

Rumi ha aggiunto ¿¿Nel loro caso non &#232 solo un problema metodologico, Biagi e Santoro non sono Stanlio e Ollio. Io li vedo come due risorse, due persone che aumentano la competitivit&#224 dell¿azienda. Poi le modalit&#224 del loro ritorno, con quale formula si ripresenteranno e cos&#236 via &#232 tutto da vedere (¿) Io non ne faccio un dogma per&#242 a me le cose ostative, le cosiddette liste di proscrizione non piacciono. Ma non mi piacerebbe neppure il rovescio, sia ben chiaro¿.

Rumi non si &#232 voluto soffermare sullo stato di salute della Rai.

¿¿Come sta la Rai? non lo so, ho solo delle voci di difficolt&#224, c¿&#232 il problema del rapporto con la concorrenza, ma io credo in un servizio pubblico fatto bene, competitivo, che si basa sul consenso e non sul privilegio. A differenza di tanti intellettuali che disprezzano la Tv io sono un videodipendente per i programmi di informazione e percepisco che c¿&#232 qualcuno che &#232 pi&#249 bravo, qualcun altro meno bravo e pi&#249 fazioso. Secondo me la Rai &#232 una grossa istituzione nazionale, &#232 un peccato buttarla via, un peccato se va in crisi¿.

Il consigliere si &#232 soffermato anche sulla situazione Rai, in questo delicato momento internazionale, con la guerra in Iraq.

Rumi commenta ¿¿Secondo me c¿&#232 qualche faziosit&#224¿Bush non &#232 tanto simpatico neanche a me, ma l¿Inghilterra, per essere onesti, non mi pare ben trattata e mi piacerebbe vedere degli sforzi per capire meglio la sua posizione. Ma anche il caso della Francia, nel bene e nel male. Io sono da sempre un critico della politica francese, &#232 una grandissima civilt&#224 e un grandissimo paese e a volte per spiegare la sua posizione pacifista si prendono delle scorciatoie¿.

Rumi conclude sembra che ¿le emozioni facciano un po” velo a un maggiore realismo (¿) ma questo non succede solo alla Rai, succede anche nei giornali per&#242 quando c¿&#232 di mezzo la vita della gente io voglio che il medico sia molto oggettivo, anche se so che è molto difficile¿.