Nuovo colpo di scena nel contenzioso Cisco-Huawei

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Nuovo colpo di scena nella battaglia legale che vede coinvolte Cisco Systems e la rivale cinese Huawei Technologies: quest¿ultima ha infatti ammesso di aver copiato ¿ ma solo un po¿ ¿ i codici sorgente dei router di Cisco. Il plagio sarebbe avvenuto in modo ¿non intenzionale¿ e solo per una parte dei codici, già per altro rimossi.

Il colosso americano in un comunicato, dichiara che ¿¿l’ammissione è un¿ulteriore prova che Huawei ha illecitamente acquisito e sfruttato le proprietà intellettuali di Cisco¿.

 

Il contenzioso si trascina dallo scorso gennaio quando Cisco ha portato la concorrente in tribunale con l’accusa di aver copiato almeno cinque software  brevettati e i codici sorgente del Sistema Operativo Internetwork (IOS), usandolo come proprio marchio nei router e nei commutatori Quidway. Cisco ha fornito al giudice prove che – oltre alle stringhe di testo e ai nomi dei file – anche i difetti di questi software erano praticamente identici.

 

Soltanto due giorni fa, Huawei dichiarato che l’accusa era solo uno sporco tentativo di Cisco per eliminare la concorrenza. l’azienda di software di Shenzen è, infatti, appena entrata sul mercato americano e ha subito sfidato i vendor locali con prezzi molto competitivi.

 

Ieri, però, i legali hanno ammesso che un impiegato avrebbe potuto utilizzare ¿inavvertitamente¿ circa il 2% delle 1.500 righe del codice sorgente, non l’intero software come reclama Cisco. La parte di codice, secondo i documenti presentati al tribunale, sarebbe stata fornita da un elemento estraneo alle due aziende, non ancora identificato. Contenuta su un dischetto, sarebbe poi circolata tra i dipendenti, che l’hanno incorporata nel proprio lavoro.