Enron, arrestati per frode due ex dirigenti della divisione Internet

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Continuano i guai in casa Enron, la societ&#224 energetica texana in bancarotta dal dicembre del 2001.
Il caso Enron port&#242 a un rovinoso andamento della Borsa, aprendo una triste pagina per l”economia americana.
Successivamente altre grosse societ&#224 americane sono state coinvolte in una serie di scandali, come WorldCom e AOL Time Warner, sempre con la stessa accusa, quella di irregolarit&#224 contabili.
Spingendo addirittura all”adozione di pi&#249 rigide disposizioni normative, per quanto riguarda le societ&#224 quotate in Borsa.

Adesso Enron torna nuovamente a far parlare di s&#233. Le autorit&#224 federali americani hanno arrestato due ex manager dell”unit&#224 internet azienda, Kevin Howard e Michael Krautz.
L”accusa per entrambi sarebbe quella di frode.

Howard, ex direttore finanziario di Enron Broadband Services e Krautz, responsabile per la sua contabilit&#224, sono accusati di aver commesso delle irregolarit&#224 contabili.
L”obiettivo era quello di gonfiare i ricavi della sezione di Enron, presentando in bilancio falsi utili per 111 milioni di dollari.
In base all”accusa del Dipartimento di Giustizia americano, i due – su cui pendono anche contestazioni di natura civilistica da parte della Sec – l”Autorit&#224 di Borsa americana – avrebbero commesso i reati di frode contabile, cospirazione e falsa testimonianza alle autorit&#224.

Secondo gli investigatori, Enron avrebbe presentato – in maniera irregolare – utili pari a 111 milioni di dollari per la propria sezione online attiva nella fornitura di servizi a banda a larga e, in particolare, nella distribuzione di film a richiesta sulla rete.

L”unit&#224 avrebbe dovuto lavorare all”interno di una partnership con la societ&#224 di distribuzione di videocassette Blockbuster, uscita invece dall”intesa nel marzo del 2001.
Un”uscita che poi port&#242 Enron a chiudere la sua esperienza con le attivit&#224 sul Web.
Ma la societ&#224 conteggi&#242 come profitti correnti le stime sugli utili della sua sezione online, grazie ad una serie di transazioni irregolari – risalenti al 2000 – e riunite sotto il nome di un successo cinematografico degli anni scorsi: Braveheart.