Rai: ancora incertezza. Mieli potrebbe rifiutare la presidenza

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E¿ stato pubblicato, ieri, sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto di nomina del nuovo Consiglio d¿Amministrazione della Rai.
Non ha per&#242 sciolto la sua riserva sull¿accettazione della nomina, Paolo Mieli, chiamato ad occupare la presidenza ai vertici della Tv di Stato.
Mieli, infatti, ha a disposizione 48 ore di riflessione per accettare o meno, l¿incarico.
Dovr&#224 comunque avvenire entro la data di convocazione della prima riunione del nuovo Consiglio, che il consigliere anziano Francesco Alberoni potrebbe fissare per domani, 13 febbraio.

Paolo Mieli sta verificando, con una serie di contatti politici e istituzionali, se esistono le garanzie politiche da lui richieste per un governo dell”Azienda caratterizzato da una reale autonomia dai partiti.
La situazione, per&#242, sembra per&#242 essersi impantanata. Il problema dei compensi, la nomina del nuovo Direttore Generale, su cui Mieli vorrebbe avere ampio mandato, sul tavolo del futuro cda ci sar&#224 la questione della nomina del nuovo direttore generale, per il quale si fanno i nomi di Mauro Masi, Giancarlo Leone, Francesco Mengozzi, Claudio Cappone e Giovanni Minoli, oltre alla conferma di Agostino Sacc&#224. Su queslt¿ultimo l&#236opposizione ha gi&#224 fatto sapere di non essere d¿accordo
Il reintegro dei due giornalisti Enzo Biagi e Michele Santoro. E last, but not least, la questione dei compensi.
Mieli, infatti, avrebbe chiesto un adeguamento del compenso ai livelli di mercato, la richiesta ammonterebbe come costo aziendale a circa 800 mila euro.
Questa richiesta potrebbe far saltare l¿accordo sul nuovo consiglio, che sembrava aver messo d¿accordo maggioranza e opposizione.
Si spera, quindi, che entro oggi Mieli accetti il compenso che era riservato ai suoi predecessori, di circa 200 mila euro.

L”ultima parola spetta al ministro dell”Economia, Giulio Tremonti, dato che il dicastero da lui diretto &#232 l”azionista principale di Rai Holding. Tra Mieli e Tremonti non c¿&#232 stato comunque l”incontro annunciato da alcuni organi di informazione. In ogni caso, l”opinione pi&#249 diffusa in Parlamento e all”interno della Rai &#232 che, in caso di risposta positiva al problema economico posto da Mieli, dovrebbero essere aumentati gli appannaggi del direttore generale, dei consiglieri e, forse, dei dirigenti di prima fascia.

Intanto ieri, circola gi&#224 il nome del possibile commissario straordinario, nell¿ipotesi che non si trovi l¿accordo con Mieli. Alcuni avrebbero fatto il nome del presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza, Claudio Petruccioli.
¿¿Se salta tutto &#232 una cosa madornale, non ci voglio credere¿, &#232 stato l¿immediato commento di Petruccioli. Aggiungendo sbrigativo ¿¿Per me il consiglio &#232 in carica, non ci sono altre ipotesi¿.

Francesco Rutelli, leader della Margherita parla addirittura di manovre per far fallire questa svolta ai vertici dell¿emittente pubblica.
¿¿Non &#232 un caso – dice Rutelli – se l”insediamento di Paolo Mieli alla presidenza della Rai stia incontrando resistenze (¿). Abbiamo rifiutato di indicare ai presidenti delle Camere candidati di partito e creato le condizioni per una presidenza e una direzione generale di effettiva garanzia, ovvero ci&#242 che andiamo reclamando da oltre un anno, in alternativa all”invereconda e rovinosa occupazione politica del servizio pubblico organizzata da Berlusconi (¿) e non &#232 un caso se tremende resistenze sono in atto per far fallire questa possibile svolta¿.

In ogni caso, Mieli dovrebbe sciogliere la sua riserva tra oggi e domani. Secondo alcune indiscrezioni questa mattina avrebbe telefonato al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e ai presidenti di Camera e Senato, Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera. Mieli potrebbe essere orientato a rifiutare l¿incarico alla Rai.


Per prendere visione del decreto di nomina del Cda Rai, clicca qui