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FT registra perdite colossali e si libera di Wind

Europa



France Telecom ha chiuso il 2002 con la perdita record di 20,7 miliardi di euro. Si tratta del maggior ¿rosso¿ mai pubblicato da un¿azienda francese ed &#232 stato causato dalle ingenti svalutazioni effettuate dal Gruppo che conferma, comunque, i propri obiettivi per il 2003 ¿ ossia, ricavi in crescita del 3-5%. Nel 2001 le perdite erano state di 8,3 miliardi di euro.
Il buco nei conti di FT va ben oltre le previsioni degli analisti, che stimavano perdite per circa 19 miliardi e dello stesso Gruppo che a fine febbraio aveva annunciato un deficit compreso tra i 18 e i 21 miliardi.

La causa principale di risultati cos&#236 negativi &#232 da ricercarsi nelle svalutazioni degli asset effettuate dall¿azienda, che sono state pi&#249 pesanti del previsto: montante di queste operazioni eccezionali, 18,75 miliardi di euro. Di questi 7,29 miliardi sono stati spesi per rilevare i debiti dell¿ex partner tedesco MobilCom, 1,66 miliardi per l”operatore britannico via cavo NTL, 4,37 miliardi per Equant e 1,63 miliardi per la svalutazione del 50% della sua partecipazione in Wind, di cui rimane comunque azionista al 26,7%.

La svalutazione della quota del gestore telefonico italiano Wind non &#232, comunque, una sorpresa: era stata, infatti, annunciata gi&#224 dallo scorso dicembre dall¿allora appena eletto presidente Thierry Breton. Il responsabile della supervisione finanziaria di France Telecom, Michel Combes, ha dichiarato che “Wind &#232 una societ&#224 in cui abbiamo una partecipazione del 26,6% e quindi non abbiamo un controllo. Abbiamo costanti discussioni con Enel e l”obiettivo &#232 quello di portarla in equilibrio. Obiettivo iniziale era anche quello di quotarla, ma le condizioni di mercato non l”hanno ancora permesso. Vedremo che cosa accadr&#224″.

Per quanto riguarda gli altri risultati, non ci sono grosse sorprese: gli utili core, o Ebitda, sono arrivati a 14,92 miliardi (da 12,32 del 2001) in crescita del 21,2%, mentre i profitti operativi sono di 6,81 miliardi (da 5,2). I ricavi, come gi&#224 noto, sono di 46,6 miliardi. L¿indebitamento del Gruppo &#232 stato riportato a 68 miliardi di euro.
La societ&#224 non ha dato nuovi particolari riguardo l”aumento di capitale da 15 miliardi di euro se non che “dovr&#224 riportare il debito totale al di sotto dei 40 miliardi di euro” entro il 2005.
“Lo lanceremo dopo i risultati per il 2002, o dopo quelli del primo semestre 2003 o anche dopo che avremo archiviato il 2003 intero”, dice il direttore finanziario Franck Dangeard.

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