Rai, rinnovato accordo per i diritti Tv della Nazionale. Gasparri soddisfatto per il taglio alla spesa

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La Rai e la Figc hanno concluso un accordo preliminare per i diritti Tv della Nazionale di calcio.
Il contratto avr&#224 una scadenza quadriennale come quello firmato nel febbraio 1999 dall”allora presidente Rai Roberto Zaccaria e il presidente della Federcalcio Luciano Zizzola.

Si tratta di un accordo quadriennale che dovrebbe costare alla Rai circa 94 milioni di euro, molto meno del precedente, per il quale la Tv pubblica pag&#242 l”equivalente di 125 milioni di euro.
Nel contratto esiste anche una clausola di revisione prezzi allo scadere del primo biennio.
Inoltre la Fgci concede alla Rai la possibilit&#224 di inserire minispot all”interno delle partite.

Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri si &#232 detto soddisfatto dell”accordo raggiunto per la trasmissione Rai delle partite della nazionale di calcio.
Gasparri ha dichiarato che “…La Rai si conferma ancora una volta come un saldo riferimento di servizio pubblico”, l”accordo va nella direzione della scelta dell”emittente di Stato di ridurre le spese per il calcio, rispetto alle precedenti gestioni, e assicurare al contempo “…uno spettacolo popolare agli utenti”.

Nel frattempo il parlamento ha approvato un emendamento al decreto fiscale che cerca di andare incontro alle societ&#224 calcistiche in grave stato di crisi, dopo le spese eccessive degli ultimi anni.

Le societ&#224 di calcio, secondo quanto deciso, potranno ammortizzare in dieci rate annuali la “svalutazione” del capitale giocatori ma solo per quanto riguarda il bilancio 2002-2003, ossia il primo dopo l”entrata in vigore del decreto.
il testo dell”emendamento sostiene che le societ&#224 sportive “…possono iscrivere in apposito conto nel primo bilancio tra le componenti attive quali oneri pluriennali da ammortizzare, con il consenso del collegio sindacale, l”ammontare delle svalutazioni dei diritti pluriennali delle prestazioni sportive degli sportivi professionisti, determinato sulla base di un”apposita perizia giurata”.
Secondo un analista intervistato, il provvedimento non porterebbe comunque ai club benefici fiscali o finanziari sostanziali. “…Non mi pare che questa proposta migliori sostanzialmente la situazione del calcio”.
L”analista aggiunge che l”emendamento giover&#224 “…essenzialmente agli azionisti, andando a ridurre le perdite annuali e non costringendo gli azionisti stessi a frequenti ricapitalizzazioni, ma non risolver&#224 la crisi del sistema”.

Il presidente della Figc, Franco Carraro, parlando con i giornalisti. ha apprezzato, invece, la valenza del provvedimento, definito “una operazione di trasparenza che non costa nulla allo Stato”.