Attacco hacker al sito della RIIA durante il processo a Kazaa

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Gli amici di Kazaa, il sito accusato di scambio illegale di musica, hanno sferrato un attacco al sito della RIIA – l”associazione dei discografici americani – proprio durante il primo atto del processo svoltosi a Los Angeles.

Durante il processo, nel quale la Sharman Networks ha contrattaccato la RIIA accusandola di comportamento anti-competitivo, il sito dell”associazione – http://www.riaa.org – &#232 stato messo KO e, secondo l”FBI, l”attacco sarebbe cominciato gi&#224 dal venerd&#236 precedente.

L”avvocato della Sharman Netwoks ha puntato l”indice contro le case discografiche che starebbero cercando di liberarsi della concorrenza per avere campo libero nel mercato, in piena espansione, della musica on-line, piuttosto che permettere ai siti di file-sharing di utilizzare materiale protetto da copyright. Sono veramente poche, per&#242, le possibilit&#224 di vittoria per Kazaa, fa sapere un avvocato specializzato in cause di antitrust, notoriamente, molto lunghe e costose.

A causa dell”accanimento legale dei discografici sono gi&#224 scomparsi dalla Rete siti come Napster e Morpheus che avevano fatto della gratuit&#224 del servizio il loro cavallo di battaglia.

La campagna dell”associazione non si limita, comunque, ai soli siti colpevoli di aver fatto perdere milioni di dollari alle major: recentemente, con un insperato successo legale, la RIIA ha costretto Verizon a rivelarle il nome di un utente colpevole di aver scaricato da Internet oltre 600 brani protetti da copyright.

I dirigenti della RIIA credono poco che il loro sito sia stato messo fuori uso dal virus SQL Slammer, che ha colpito le reti mondiali durante lo scorso fine settimana e sono sicuri che si tratti di un attacco collegato alla causa contro Kazaa. “E” patetico – dicono – che quelli che vogliono la musica gratis non credano nella libert&#224 d”espressione…quando Kazaa si render&#224 conto di cosa vuol dire portare avanti un caso antitrust, perder&#224 l”attuale entusiasmo.”

L”FBI sta indagando, fanno sapere dalla RIIA, per scoprire gli autori dell”attacco ed il sito sar&#224 presto di nuovo navigabile.

La RIAA comprende le pi&#249 importanti major americane: Vivendi Universal, Sony Music; BMG Music, EMI Group e Warner Music.