Si dimettono sei membri del Cda di WorldCom

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Stati Uniti



John Sidgmore, ex amministratore delegato, si è dimesso da WorldCom insieme ad altri cinque membri del Cda.

La decisione è stata resa nota ieri, all’indomani della decisione del giudice federale Rakoff di decurtare lo stipendio del nuovo presidente Michael Capellas.

Il Cda del Gruppo rimane ora con i tre membri nominati nei mesi scorsi e lo stesso Capellas, ma la decisione è stata accolta come un passo fondamentale per riconquistare la fiducia degli investitori e prevenire il passaggio dei clienti verso altri operatori.

Lo scorso ottobre un altro membro del consiglio, Stiles Kellet, si era dimesso ed aveva accettato di pagare un’ammenda di 120.000 dollari per risolvere una controversia nata dall’uso del jet aziendale per scopi privati; altri dirigenti si sono dichiarati colpevoli e collaborano con le indagini.

L’azienda dovrebbe nominare i sostituti di Carl Aycock, Max Bobbitt, Franceso Galesi, Gordon Macklin, Bert Roberts e John Sidgmore entro poche settimane per avviare al più presto il piano di riorganizzazione ed emergere dal rischio di bancarotta.

L’intenzione di Capellas è quella di allontanare dal Cda del gruppo il fantasma di Bernard Ebbers e della cattiva gestione che ha caratterizzato l’azienda nel passato. WorldCom ha, infatti, dato vita alla più grande frode contabile della storia della finanza americana, ammettendo “ritocchi” per 9 miliardi di dollari.

Per completare l’opera di risanamento, il Gruppo ha anche assunto degli esperti in ristrutturazione aziendale e sta collaborando con la giustizia per fare luce sulle responsabilità degli illeciti contabili.

Nelle scorse settimane si era anche parlato di una possibile candidatura dell’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, alla presidenza della società. La Giuliani Partners sta comunque collaborando con uno dei maggiori azionisti di WorldCom, David Matlin, che ha speso oltre 300 milioni per rilevare il 10% del debito dell’azienda.