La Cina insiste con la censura sul web

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Il China Internet Network Information Center (CNNIC) ha avviato le procedure per facilitare la registrazione di domini col suffisso cinese “.cn”.

Il CNNIC, gestito dal governo cinese, lo ha reso noto luned&#236 scorso forse per placare le polemiche divampate dopo l”ennesimo arresto di un attivista democratico, Li Yibin, responsabile della pubblicazio~e di critiche al regime sulla rivista diffusa via Internet, “Democrazia e Libert&#224”.

L”associazione per i diritti civili “Human Rights” fa sapere che non si tratta di un caso isolato: appena un mese fa una studentessa di psicologia dell”Universit&#224 di Pechino, Liu Di, &#232 stata arrestata per aver espresso solidariet&#224 nei confronti di Huang Qi, arrestato nel 2001 con l”accusa di aver diffuso informazioni sulla democrazia e sui separatisti della Cina nord-occidentale.

Dal 1997 la Cina ha registrato soltanto 145.000 domini col suffisso .cn, mentre negli Stati Uniti, per esempio, sono stati registrati 27,3 milioni di .com, .org., e .net.

D”ora in poi, oltre al governo, potranno effettuare le registrazioni anche due dozzine di compagnie private e alcune aziende non presenti in Cina.

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