L´ICANN approva nuovi domini

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L”ICANN, l”organizzazione che regola il sistema di traffico sul web, ha appena approvato un piano per creare una nuova serie di nomi di dominio, rappresentati dal suffisso che compare dopo il punto negli indirizzi internet.

Molte organizzazioni lamentano da tempo che i classici suffissi, come ad esempio .com e .org, sono sovraccarichi. L”organizzazione ha cos&#236 deciso di approvarne di nuovi che andranno in vigore dal prossimo anno.

I nuovi domini, che includeranno .health, .news e .travel, seguiranno il modello di quelli a uso ristretto gi&#224 esistenti, come “.edu”, disponibile solo per i college e le universit&#224 Usa, o “.museum”, limitato ai musei. Essi saranno, dunque, riservati ad organizzazioni che operano in settori specifici.

E” probabile, infatti, che molti nuovi domini saranno sponsorizzati da organizzazioni che, secondo i nuovi piani, potranno proporre i nomi ma dovranno provare che rappresenteranno una comunit&#224 ben definita e pagare una tassa di 50.000 dollari.

Il numero e i nomi dei nuovi domini saranno decisi in ogni caso in una nuova riunione dell”ICANN.

Le aziende hanno applaudito la decisione che arriva a due anni dall”ultima revisione dei nomi di dominio. Un”attesa considerata eccessiva.

L”ICANN &#232 stata anche fortemente criticata dalle aziende del settore a causa delle procedure di assegnazione dei domini e dell”intromissione in campi troppo lontani da questa materia.

Il presidente dell”organizzazione Stuart Lynn ha reso noto che l”ICANN ha deciso di optare per domini ristretti in quanto possono essere attivati pi&#249 rapidamente e anche perch&#233 non sembrano far gola agli speculatori che cercano di fare soldi vendendo domini che hanno gi&#224 registrato a compagnie od organizzazioni.

Dall”inizio della sua creazione, nel 1998, l”ICANN ha ricevuto continue richieste per l”ampliamento del sistema dei domini-nomimali a una variet&#224 di suffissi come “.xxx”, “.web” o “.golf”, per alleggerire la situazione dei siti che finiscono in “.com”.

Nel novembre 2000 l”organizzazione ha approvato il varo di sette nuovi domini: “.biz”, “.info”, “.name”, “.pro”, “.coop”, “.museum” e “.aero”, ma ne ha respinti moltissimi altri.