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Sprint, ancora licenziamenti

Stati Uniti



Sprint, uno dei maggiori operatori americani di TLC ha svelato un nuovo piano di ristrutturazione che prevede la riduzione delle spese dei servizi generali e del supporto tecnico in molte divisioni del gruppo.

Come conseguenza verranno licenziate circa 2000 persone, il 2,8% della forza lavoro totale, entro il prossimo anno.

Il piano dovrebbe permettere di risparmiare circa 145 milioni di euro l’anno, 95 dei quali destinati a Sprint FON, la divisione di telefonia fissa del gruppo; Il resto a beneficio della divisione mobile Sprint PCS.

Quest’ultima il mese scorso aveva annunciato la soppressione di 1.600 posti di lavoro per far fronte al rallentamento della domanda sul mercato statunitense.

Il progetto di riorganizzazione prevede  la fusione delle attività (gestione delle reti, informatica, fatturazione) delle tre divisioni del gruppo, Local Telephone, Global Markets e PCS ed a ridurre gli effettivi dei servizi generali.

Per giustificare la decisione il gruppo dice di voler mettere in primo piano l’evoluzione generale dei servizi di telecomunicazione verso l’integrazione dei diversi servizi di telefonia locale, mobile ed a lunga distanza.

Gli analisti dicono che, comunque, Sprint punta anche a riconquistare la fiducia di Wall Street dopo aver presentato dei conti in rosso ed aver dovuto smentire voci insistenti circa una grave crisi finanziaria.

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