Gasparri torna sulle competenze regionali

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Il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri ammonisce ancora una volta le Regioni in materia di comunicazione: le amministrazioni locali devono tenere presente che in molti casi si tratta di reti globali e che la difesa della dimensione federale non deve andare a discapito dello sviluppo e della compatibilit&#224.

Il dibattito &#232 nato dalla proposta di Federcomin che vorrebbe riportare l”ordinamento della comunicazione all”esclusiva competenza dello Stato.

Secondo Alberto Tripi, presidente di Federcomin, il disegno di legge Bossi-La Loggia, attualmente allo studio del Senato, sarebbe un”ottima occasione per tradurre questa posizione in una vera e propria norma.

Il Ministro difende le competenze delle Regioni che saranno mantenute a patto che “non ostacolino lo sviluppo economico”.

A margine del convegno su ” Federalismo e Comunicazioni”, Gasparri ha osservato come alcune questioni, per esempio l”attivit&#224 televisiva, possano essere regolate con contratti di servizio e ha ribadito che problemi possono sorgere anche in altri settori, “come nel campo della realizzazione delle reti di telefonia e delle telecomunicazioni”.

Alla domanda riguardo il ritorno del settore delle comunicazioni sotto la competenza dello stato, il Ministro delle Comunicazioni ha risposto che “La parola comunicazione &#232 talmente vasta che, detta cos&#236, devo rispondere no… &#232 giusto che l”amministrazione locale possa dire la sua su un impianto o su una localizzazione. Purch&#233 questo, come ho detto, non diventi un ostacolo allo sviluppo”.

“Occorre che tutti riflettano per far si che le competenze ci siano, ma non ostacolino lo sviluppo economico. &#200 una questione che spesso viene discussa, e qualche volta, con qualche Regione, anche con toni determinati…” ha concluso il Ministro, facendo chiaro riferimento alle recenti polemiche con il presidente della Regione Lombardia Formigoni.