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Worldcom: Capellas eletto amministratore delegato



Le indiscrezioni circolavano gi&#224 da una settimana, l`annuncio ufficiale &#232 arrivato ieri: Michael Capellas, ex numero due di Hewlett-Packard, &#232 stato eletto presidente e amministratore delegato di WorldCom.

Capellas &#232 uno dei manager pi&#249 noti degli Stati Uniti, sostituisce John Sidgmore e Bert Roberts e accetta la sfida di salvare il gigante telecom travagliato da scandali e debiti.

&#034La nuova societ&#224 ritrover&#224 le forze del passato per concentrarsi su un avvenire promettente, basato sul rispetto e la fiducia della gente che si conquistano solo con una gestione d`impresa integra&#034, si legge nel comunicato che rende ufficiale la nomina. Sembra, infatti, che Capellas abbia gi&#224 avuto l`ok del cda su un piano di risananmento che prevede, tra le altre cose, la vendita di attivit&#224 non strategiche e il recupero del vecchio marchio MCI.

Le promesse sottoscritte da Capellas, per&#242, non sono tra le pi&#249 facili da mantenere: l`attuale situazione di WorldCom appare, infatti, molto complessa: secondo le ultime rivelazioni la truffa contabile &#232 stimata oltre nove miliardi di dollari, contro i tre miliardi resi noti a luglio ed ora il gruppo, sotto inchiesta dalle autorit&#224 di mercato, rischia pesantissime ammende.

L`abilit&#224 di Capellas nel risollevare aziende disastrate &#232 nota: &#232 lui, infatti, il deus ex machina della ripresa di Compaq che sotto la sua direzione, si &#232 trasformata da gruppo in grave difficolt&#224 a &#034preda&#034 ambita da HP. Prima di dirigere Compaq aveva lavorato alla Oracle, secondo produttore mondiale di software, e nel gruppo franco-americano Shlumberger.

Malgrado il piano di ristrutturazione e l`ottimismo di Capellas che ha dichiarato che attualmente il gruppo &#232 in una situazione finanziaria &#034stabile&#034, WorldCom continua a chiudere in perdita: nell`ultimo trimestre ha subito un calo di 537 milioni di dollari.

L`obiettivo di uscire intatti dalla crisi il prima possibile appare, dunque, molto lontano, anche se il gruppo possiede liquidità per 1,4 milioni di dollari.

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