Messier si confessa, trema il jet-set della finanza

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Jean-Marie Messier, ex presidente di Vivendi Universal, &#232 tornato sulla scena mediatica dopo quattro mesi di silenzio.

Messier si dice vittima di un complotto e lo fa affidando le sue memorie a &#034Il Mio Vero Diario&#034.
Messier &#232 stato allontanato dal gruppo nel mesi di luglio e sostituito al vertice da Jean Ren&#233 Fourtou

La motivazione della rimozione di Messier dal suo incarico &#232 quella di aver gestito male il gruppo, accumulando debiti per circa 19 miliardi di euro, dovuti a cattivi investimenti.
Ora l`ex patron della major della comunicazione si &#232 detto pronto a ripartire da zero, Messier ha contratto debiti personali per 5 milioni di euro e recentemente &#232 stato anche sfrattato dalla casa in cui abitava con la famiglia su Park Avenue, che apparteneva al gruppo Vivendi.

Nella sua biografia Messier spara a zero su Claude Bebear, l`ex patron di Axa e sul quotidiano Le Monde colpevoli della sua d&#233b&#226cle.
Secondo alcuni critici nel libro di memoria Messier si dilunga ad additare le colpe di chi lo ha mandato via dai vertici di Vivendi e non su quelle proprie, che hanno portato il gruppo in una situazione di grande difficolt&#224 finanziaria.

Messier, che aveva trasformato in pochi anni l`ex Generale des Eaux nel numero due mondiale della comunicazione, &#232 stato per mesi ritenuto dalla stampa francese come il pi&#249 brillante uomo d`affari del Paese.

Le prime polemiche sollevate su Messier, fino ad allora preso bonariamente in giro per la sua megalomania, sono cominciate a piovere alla fine dell`anno scorso, quando afferm&#242 che la specificit&#224 culturale francese era morta e incominci&#242 una campagna d`investimenti oltre oceano.

Da allora il patron di Vivendi Universal ha accumulato un errore dopo l`altro, fino al suo siluramento alla fine di giugno, con il gruppo vicino al fallimento e le azioni crollate di oltre l`80%.