Amazon nega di appoggiare Israele

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Stati Uniti



Amazon.com, uno tra i maggiori siti di shopping on-line, ha negato di stare offrendo ai propri utenti la possibilit&#224 di sostenere la causa israeliana acquistando prodotti attraverso il sito.

L`edizione on-line del Jerusalem Post esponeva, infatti, sulle proprie pagine un annuncio che spiegava chiaramente che il 15&#137 del denaro raccolto attraverso il link con Amazon avrebbe aiutato &#034lo stato d`Israele ed i fratelli e le sorelle che ci vivono&#034.

Ma l`annuncio non &#232 stato assolutamente sponsorizzato n&#233 condiviso da Amazon che ne ha chiesto l`immediata cancellazione.

Patty Smith, di Amazon, ha dichiarato che poich&#233 i responsabili del giornale non hanno assecondato la richiesta, ogni accordo col Jerusalem Post verr&#224 sospeso.

Amazon, che conta oltre 800.000 associati in tutto il mondo, opera attraverso un programma che permette ai siti di guadagnare sulle le vendite effettuate attraverso il link alla propria home page. E` per&#242, chiaramente proibito dall`accordo legare il marchio Amazon all`ideologia del sito associato.

Amazon attraverso la sua portavoce ha fatto sapere che nessun acquisto proveniente dal Jerusalem Post verr&#224 effettuato e che il sito non ha mai sostenuto la causa israeliana.

In passato Amazon era stato accusato di appoggiare, attraverso associati, i gruppi palestinesi.

Il Jerusalem Post ha rifiutato di commentare la notizia.