La nuova era di Deutsche Telekom

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La Deutsche Telekom annuncia la nomina del nuovo presidente Kai-Uwe Ricke ed una serie di misure per tentare di ridurre il debito pari a 64 miliardi di euro. Il periodo &#232 molto incerto: i mercati hanno risposto bene alla notizia delle svalutazioni, apprezzando il tentativo chiudere con le acquisizioni folli che hanno caratterizzato il passato prossimo dell¿azienda che nel contempo ha, per&#242, presentato i risultati peggiori della storia.

Le decisioni da prendere sono sicuramente impopolari: aumento del canone da febbraio, annullamento del dividendo, vendita di attivit&#224 non strategiche, riduzione degli investimenti.

Il tutto per portare il passivo a circa 50 miliardi di euro entro la fine del 2003.

Nei primi nove mesi di quest¿anno DT ha gi&#224 effettuato svalutazioni per 33 miliardi di euro, gran parte dei quali relativi all¿acquisizione dell¿operatore mobile americano VoiceStream, che comunque non verr&#224 ceduta. Ricke lascia intendere di non escludere una fusione ¿che rifletta il valore della societ&#224¿.

¿C¿&#232 molto di buono in Deutsche Telekom¿ ha detto Ricke durante il discorso per la pubblicazione dei risultati, ¿ma molto deve essere cambiato, immediatamente e senza compromessi¿. Il nuovo presidente non nasconde di voler proseguire con la politica di espansione iniziata dal suo predecessore Ron Sommer (di cui era considerato il delfino), attuando allo stesso tempo una serie di strategie capaci di generare cassa: da qui la decisione di delegare maggiore responsabilit&#224 gestionale alle quattro divisioni del gruppo.

Kai-Uwe Ricke era entrato in Deutsche Telekom nel 1998 proprio come presidente di T-Mobile, l¿unit&#224 che raggruppa le attivit&#224 di telefonia mobile in Germania e all¿estero. E¿ entrato nel consiglio di amministrazione nel 2001 ed è stato eletto all¿unanimità.