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Kirch: Deutsche Bank acquista il pacchetto Springer per 667 milioni

Germania



Deutsche Bank ha acquistato ufficialmente la partecipazione del gruppo Kirch nel gruppo editoriale tedesco Axel Springer Verlag.
A darne notizia &#232 stato il notaio che ha condotto l¿asta, che si &#232 tenuta ieri a Francoforte.
La prima banca tedesca avrebbe riscattato la quota del 40¿ per la somma di 667.3 milioni di euro.
L¿annuncio non ha sorpreso nessuno visto che il gigante della finanza aveva dichiarato la sua intenzione di procedere all¿asta per accelerare la vendita.
Come prevedibile la banca &#232 stato l`unico soggetto a partecipare all`asta.
La Deutsche Bank aveva ottenuto la quota di Kirch come garanzia a fronte di un prestito concesso al gruppo di 720 milioni di euro.
L¿insolvente societ&#224 del magnate Leo Kirch non &#232 oggi nelle condizioni di ottemperare al pagamento del debito, questo comporta per la banca che il credito sar&#224 sostituito nel bilancio dal titolo acquistato, senza versare alcunch&#233.
In ogni caso la banca tedesca non vuole mantenere il package Springer, intende vendere la partecipazione in parte o completamente non appena ricever&#224 offerte adeguate.
Secondo fonti vicine alla vicenda, DB avrebbe avviato colloqui con Friede Springer, il principale azionista del gruppo editoriale.
Springer rileverebbe dalla banca la quota del 10¿, operazione questa che gli consentirebbe di raggiungere il pieno controllo del gruppo, detenendo gi&#224 una partecipazione del 50¿.
Springer deteneva inoltre il diritto di veto sulla vendita della quota Kirch, che gli consentiva di opporre il suo rifiuto ad eventuali offerte ritenute finanziariamente insufficienti.
Diritto che aveva gi&#224 utilizzato per opporsi all¿offerta presentata dal gruppo editoriale regionale WA&#142.
L¿opportunit&#224 di Friede Springer di aumentare la propria quota lo mette nella condizioni di ontinuare i colloqui gi&#224 intrapresi con il gruppo editoriale svizzero Ringier.
Ringier era tra i possibili acquirenti del pacchetto Springer, oggi potrebbe rilevare il restante 30¿, in mano a DB.
In caso di fallimento delle trattative in corso la banca tedesca potrebbe decidere di quotare in borsa la sua partecipazione.
Nel frattempo la banca tedesca si appresta a chiedere l`esenzione dall`obbligo di opa totalitaria sulla societ&#224 alla BAFin (la Consob tedesca) visto che non intende esercitare i diritti di voto del suo temporaneo investimento finanziario.

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