Rai, la déb’cle di Baldassarre

di Raffaella Natale |

Italia


Continua la bufera in Consiglio d’Amministrazione Rai intorno ad Antonio Baldassarre.
Oggi tutti i membri di opposizione della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai hanno preannunciato che ne diserteranno la convocazione.
Non assisteranno alla prevista nuova audizione del presidente e del Direttore Generale Agostino Saccà dell`azienda radiotelevisiva pubblica.
A rinnovare la protesta di tutti i rappresentanti di opposizione sarebbero i recenti cali di audience registrati dalla Tv di Stato.
Secondo i parlamentari del centro-sinistra a contribuire alla performance negativa sarebbe stata la programmazione dei palinsesti, che ha escluso programmi importanti in termini di audience.
In una nota diffusa alla stampa, Antonello Falomi (Ds), Paolo Gentiloni (Margherita), Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), Franco Giordano (Prc), Ottaviano Del Turco (Sdi) e Mauro Betta (PCd`I)  hanno spiegato le ragioni della loro protesta.
La scelta di allontanare i due conduttori-giornalisti, Enzo Biagi e Michele Santoro, in un quadro di crescente difficoltà per il servizio pubblico, non solo ha determinato un calo negli ascolti, ma anche un mancato rispetto del pluralismo e della libertà d`opinione.
I vertici Rai devono dare risposte precise, dicono ancora i parlamentari, in mancanza delle quali le ripetute audizioni su questo tema rischiano di trasformarsi in una farsa, alla quale, per il rispetto della serietà e delle prerogative della commissione parlamentare di Vigilanza, non intendiamo partecipare.
Nel frattempo il presidente Baldassarre ha spiegato che la Rai è in attesa della firma del contratto di collaborazione inviato a Biagi.
Il presidente ha anche aggiunto che, per quello che riguarda Santoro, è probabile che possa trovare posto nei palinsesti di Raitre a partire dal 2003.
Di certo comunque il vertice Rai vive un momento di tensione.
Nei giorni scorsi la stampa ha raccolto anche le lamentele di Marco Staderini, uno dei tre consiglieri di maggioranza, che accusava lo scadimento della qualità che degli ascolti della tv pubblica.
D`altronde non a caso sempre oggi in mattinata il CdA dell`azienda ha convocato i tre direttori di rete, per analizzare con loro il calo di audience e per arginare il prima possibile le conseguenze che esso potrebbe avere sugli investimenti dei clienti pubblicitari.
Baldassarre, in risposta alle critiche di Staderini, ha rilasciato un¿intervista al Corriere della Sera.
Il presidente sostiene che vale anche per lui l’insoddisfazione per i risultati ottenuti fino ad oggi dall’emittente pubblica, ma aggiunge che bisogna aspettare il lungo periodo.
I direttori di rete , ha detto Baldassarre, hanno dovuto varare i palinsesti in appena due mesi, tempo veramente strettissimo, perché il Consiglio precedente, anziché lasciare il 31 dicembre 2001 come prevede la legge, aveva illegittimamente operato fino alla fine di febbraio.
Intanto il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha fatto sapere di esprimere apprezzamento per il risultato netto positivo raggiunto nel primo semestre della Rai.
Il nuovo CdA, ha aggiunto il ministro, da quando si è insediato a marzo, ha invertito la tendenza negativa nei conti.