Indagine Mercer: puntare sul talento per superare la crisi e raggiungere il successo

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Per uscire dalla crisi le organizzazioni medie e grandi puntano sulla gestione dei talenti. Le aziende considerano, infatti, la capacità di attrarre e valorizzare i migliori talenti la strategia vincente per garantirsi un solido vantaggio competitivo nei confronti dei propri concorrenti.

A confermarlo è la recente indagine “Future of Talent Management” condotta da Mercer su un campione di 290 aziende dell’area EMEA, 200 europee e 90 del Medio Oriente e dell’Africa in base alla quale l’importanza del talent management è destinata a crescere nei prossimi anni. L’80% degli intervistati – responsabili HR – di entrambe le aree geografiche considera, infatti, la gestione dei talenti una priorità nell’arco dei prossimi 3-5 anni, mentre quasi la metà (49% in Europa e 47% in Medio Oriente/Africa) lo ritiene una priorità immediata. Nei prossimi anni, la quasi totalità degli intervistati (93% in Europa e 95% in Medio Oriente/Africa) prevede anche un aumento della competitività nel reclutamento di talenti chiave.

Questo nuovo trend è confermato anche da un incremento di interesse verso le soluzioni di ‘Talent management’ da parte dei clienti di Cezanne Software – realtà leader nella progettazione e nello sviluppo di software per la gestione delle Risorse Umane – che ha fatto del Talent management una delle aree di eccellenza della propria offerta.

«Per realizzare un’adeguata strategia di talent management – dichiara Nicola Uva, direttore commerciale Francia e Italia di Cezanne Software – le organizzazioni devono intraprendere un percorso che le aiuti a identificare ed esprimere il potenziale dei propri talenti, a individuare lacune che possano avere un impatto diretto sulle prestazioni individuali e predisporre un modello di gestione delle performance e delle successioni. Molte aziende si stanno muovendo in questa direzione, tanto che nell’ultimo semestre il 100% dei nuovi clienti ha acquistato una soluzione di Talent Management, laddove un anno fa erano solo il 50%».
Sempre dall’indagine Mercer, emerge che in Europa il 50% (e il 47% in Medio Oriente) degli intervistati ha legato le performance dei dipendenti agli obiettivi aziendali, ma allo stesso tempo mette in evidenza la scarsa fiducia nella capacità di misurare gli investimenti sul Talent Management espressa dal 38% delle aziende intervistate.

«La stessa ricerca – continua Nicola Uva – afferma che misure quantative per valutare gli investimenti in tema di gestione del talento non sono applicate. Ci si concentra sul come le iniziative sono realizzate, in funzione dell’area su cui l’organizzazione si focalizza – gestione delle performance, piani di successione, programmi di formazione e sviluppo professionale, ecc. L’aspetto fondamentale per il successo di tali iniziative è la capacità dell’azienda di individuare le proprie priorità e adattare le best practise alla propria realtà organizzativa e di business, utilizzando al meglio gli strumenti tecnologici progettati in modo specifico per implementare i più svariati e complessi modelli di gestione del talento».