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Università a distanza, l’esperienza italiana di Uninettuno

Italia


Da diverso tempo è possibile diplomarsi a distanza sfruttando l’enorme potenziale educativo e formativo di internet. Nel mondo sono numerose le università, come Harvard e il MIT, che offrono agli studenti soluzioni di elearning e telelezioni per conseguire un titolo accademico online.

 

In Italia c’è l’Università Telematica Internazionale di Uninettuno, che dal 1992, assieme ad un consorzio di 43 atenei nazionali e stranieri, e in collaborazione con la Rai, porta avanti la formazione a distanza degli studenti italiani.

 

Si tratta di lauree di primo livello, specialistiche, dottorati di ricerca e master da conseguire in rete riconosciuti ormai in tutta Europa e nei Paesi del Mediterraneo. Proprio in diversi Stati del Medio Oriente e del Nord Africa, Uninettuno ha attivato un programma universitario denominato ‘Med Net’U‘ (Mediterranean Network of Universities), cofinanziato dall’Unione europea e con la partecipazione di 31 accademie di 11 Paesi.

 

Un percorso che sta interessando anche il mondo delle aziende, come Telecom Italia che, nel 2011, ha spiegato sulle pagine di Panorama.it il Rettore, Maria Amata Garito, “Ha chiesto a Uninettuno di mettere a disposizione dei suoi dipendenti i corsi di laurea e la piattaforma di insegnamento a distanza per 2700 dipendenti“.

 

Un’iniziativa partita tre anni fa e che si chiama ‘I care myself‘, con l’obiettivo di offrire gratuitamente ai dipendenti aziendali, in questo caso di Telecom, l’opportunità di frequentare corsi di laurea e singole materie universitarie presso l’Università Telematica Internazionale Uninettuno, favorendo lo sviluppo del patrimonio di conoscenze e competenze extra-professionali dei propri lavoratori.

 

Gli esiti, ha dichiarato Garito, “Sono straordinari, con tantissimi iscritti, il 61% uomini e il 49% donne”. “I due modelli – ha concluso il rettore – quello tradizionale e quello a distanza, sono destinati a convivere e dal 1992 abbiamo sviluppato una piattaforma ad hoc per la loro integrazione“.

 

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