#Bitcoin. Geronimo Emili (CashlessWay): ‘Dalla Banca d’Italia intervento vago’

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Geronimo Emili

A due anni dalla raccomandazione della BCE che invitava le banche centrali a osservare il fenomeno emergente del Bitcoin, come si suol dire, “la montagna ha partorito il topolino”. Ieri, Banca d’Italia ha affermato ufficialmente che la moneta virtuale è detenuta in prevalenza a fini speculativi e che è “utilizzabile per finalità illecite”. Dopo due anni di analisi è questo il risultato? Mezza pagina in cui si dice che il Bitcoin può facilitare attività poco trasparenti? Lo stesso si potrebbe dire per il denaro contante o per i famigerati derivati“, ha affermato Geronimo Emili, Presidente di CashlessWay, Global Hub for ePayment Culture, la prima associazione in Italia pensata per diffondere la cultura digitale dei pagamenti.

 

Sono mesi che invitiamo BdI ad esprimersi, e lo abbiamo fatto anche il 26 giugno con un evento alla Camera dei Deputati in occasione del quarto No Cash Day, in modo da permettere poi al legislatore di intervenire in una materia del tutto nuova, ma non ci potevamo certo aspettare un intervento così vago – ha spiegato Emili – Questo nuovo mercato, senza precedenti storici, necessita regole per evitare abusi e storture. La Commissione Europea, con il Commissario uscente Michel Barnier, sta lavorando alla preparazione di direttive in materia e il Parlamento Italiano, grazie all’attività dell’Onorevole Sergio Boccadutri, sta valutando se attivare un’indagine conoscitiva sul fenomeno.”