Italia
Dopo il successo riscosso dall’esperienza “Safety Fisrt” che ha già interessato la provincia di Latina (+ 30% rispetto agli obiettivi prefissati), INAIL Lazio, Regione, Unindustria, Unione Servizi Roma ed i Prefetti di Roma, Rieti, Viterbo e Frosinone hanno sottoscritto stamani un Protocollo d’Intesa di validità biennale per la realizzazione del Progetto “Formazione itinerante per addetti che operano in ambienti confinati“.
Obiettivo dell”iniziativa quello di realizzare nel territorio delle quattro province firmatarie, tramite un’Unità Mobile di Addestramento (U.M.A.), un progetto formativo itinerante mirante a supportare le imprese ed i lavoratori nelle attività di prevenzione degli infortuni nei confronti di tutti coloro che si trovano ad operare in ambienti ad alto rischio come quelli “confinati” (cisterne, silos, pozzi, cunicoli, serbatoi di stoccaggio, ecc.). Previsto inoltre l’avvio di un’attenta analisi di casi concreti di infortuni, incidenti o quasi-incidenti occorsi alle aziende partecipanti al Progetto, al fine di ricercare soluzioni operative sotto il profilo prevenzionistico.
In particolare, INAIL Lazio, con la messa a disposizione dei propri tecnici specializzati in materia, svolgerà attività di formazione teorica in aula per sessioni di 4 ore ciascuna e supporterà la diffusione dell’iniziativa tramite la fornitura di materiale divulgativo e l’utilizzo di specifiche attrezzature.
Particolarmente soddisfatto si dichiara il Direttore Regionale Inail Lazio Antonio Napolitano che sottolinea come “la firma del protocollo si ponga sulla scia di una serie di iniziative avviate sullo specifico argomento ormai da anni. Ogni infortunio in ambienti confinati è sempre un evento di estrema gravità ed è per questo che Inail Lazio ha messo in campo fin dal 2010 interventi seminariali, formativi e addestrativi molto diversificati. Infatti, in attesa di un programma definito a livello nazionale, l’Istituto promuove iniziative di volta in volta rispondenti alle specifiche necessità avvertite da quanti operano in ambienti confinati o sospetti di inquinamento“.
