#8marzo, ‘Career capital’ fattore di successo per le donne nel mondo del lavoro

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8 Marzo

Oltre l’89% dei professionisti, sia uomini sia donne, vede il career capital – ovvero l’insieme di competenze diversificate su cui costruire il proprio percorso di carriera – come fattore critico di successo nel mondo del lavoro. La nuova indagine Accenture, condotta su 4.100 uomini e donne in 32 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, rivela inoltre che i professionisti non temono il cambiamento e ritengono di avere le giuste capacità per affermarsi e crescere.

 

L’84% delle donne e degli uomini intervistati si impegna attivamente per sviluppare il proprio career capital con l’obiettivo di avere migliori opportunità di crescita, influenzare le decisioni dell’azienda, aumentare la credibilità personale fra i colleghi e raggiungere i propri obiettivi individuali (obiettivi citati rispettivamente dal 57%, 56%, 53% e 51% degli intervistati). Due su tre (67%) ritengono che il career capital vada alimentato innanzitutto approfondendo le conoscenze o le competenze in un ambito specifico.

 

La grande maggioranza dei professionisti (91%) concorda nel ritenere che le persone di maggior successo saranno quelle capaci di adattarsi a un mondo del lavoro in costante evoluzione e una percentuale analoga (89%) dichiara di non avere paura del cambiamento. Tre rispondenti su quattro (75%) affermano di avere le carte in regola per raggiungere gli obiettivi desiderati.

 

L’attenzione delle persone al ‘career capital’ è un aspetto fondamentale per le aziende, che possono coinvolgere e stimolare i dipendenti affinché coltivino la propria carriera e, al tempo stesso, contribuiscano al successo dell’organizzazione“, ha dichiarato Adrian Lajtha, Chief Leadership Officer, Accenture. “In un contesto economico in rapida evoluzione come quello attuale, le aziende leader devono continuare a incrementare e valorizzare le competenze dei propri dipendenti attraverso programmi innovativi di formazione e sviluppo della leadership per prepararli al futuro“.

 

In merito alla presenza e al ruolo delle donne in azienda, l’indagine Accenture evidenzia che:

 

  • quasi tre quarti dei rispondenti (71%) ritengono che il numero delle donne nei consigli di amministrazione sia destinato ad aumentare entro il 2020

 

  • il 70% degli intervistati prevede che il numero delle donne CEO salirà entro il 2020; il 15% ritiene che tale crescita sarà significativa

 

  • quasi metà (44%) dei rispondenti afferma che la propria azienda sta formando per ruoli dirigenziali un numero di donne superiore all’anno scorso

 

L’ottimismo sull’avanzamento delle donne nel mondo del lavoro è un dato significativo sia per le imprese, sia per i dipendenti“, ha commentato Nellie Borrero, Managing Director, Global Inclusion & Diversity, Accenture. “Attrarre, promuovere e valorizzare le donne significa creare un ambiente e una cultura favorevole alla leadership al femminile, legittimando il ruolo delle professioniste e permettendo loro di crescere“.

 

La ricerca Accenture ha inoltre messo in luce che:

 

  • oltre la metà (57%) degli intervistati ha chiesto un aumento di stipendio nell’ultimo anno, tre su quattro (77%) lo hanno ottenuto. Poco meno della metà (44%) ha chiesto una promozione e più di due terzi (68%) l’hanno conseguita

 

  • tra i professionisti con figli, il 42% delle donne e il 44% degli uomini preferirebbe continuare a lavorare, anche se potesse permettersi di restare a casa. Il doppio degli uomini rispetto alle donne (50% contro 23%) vorrebbe invece che il partner rimanesse a casa

 

  • il 72% degli intervistati ritiene che nel proprio lavoro l’esperienza maturata sul campo sia più importante del titolo di studio

 

  • l’efficienza nell’assolvere le proprie mansioni, una solida etica professionale e la capacità di imparare sono le tre principali qualità che i professionisti ritengono di avere, citate rispettivamente dal 56%, 50% e 44% degli intervistati

 

  • le competenze più spendibili in futuro saranno la capacità di essere multitasking, la padronanza delle lingue straniere, la propensione al lavoro in team e la familiarità con le nuove tecnologie (competenze citate dal 57%, 54%, 54% e il 53% degli intervistati)

 

  • circa metà (48%) degli intervistati è soddisfatto del lavoro attuale. Tra gli insoddisfatti, il 37% indica come principale ragione il trattamento economico, il 25% la mancanza di opportunità di carriera.