ACI: successo sperimentazione eCall in Italia, 90% richieste andato a buon fine

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Salvare fino 2.500 vite umane ogni anno sulle strade d’Europa e risparmiare oltre 20 miliardi di euro di spesa sociale, riducendo fino al 50% i tempi di intervento dei servizi di emergenza a seguito di incidente: questi gli obiettivi del sistema eCall, obbligatorio dal 2015 su tutte le auto di nuova immatricolazione.

 

In caso di emergenza o di incidente, il dispositivo eCall manda automaticamente una richiesta georeferenziata di assistenza a una centrale operativa, attiva 24 ore su 24, che risponde su tutto il territorio europeo al numero 112. Acquisite le informazioni sull’emergenza in corso, la centrale coordina poi con la massima efficacia l’invio sul posto del personale tecnico e sanitario più appropriato.

 

Oltre a salvare vite umane, il sistema eCall consente grandi vantaggi per la mobilità e l’ambiente: arrivare prima sul luogo di un incidente permette il ripristino più immediato della normale viabilità con il conseguente abbattimento degli incidenti secondari, la riduzione del traffico e la diminuzione delle emissioni di CO2.

 

Per promuovere il sistema eCall e calibrarne la messa a punto, nove Paesi europei (Italia, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Olanda, Romania e Svezia) con 40 partner pubblici e privati tra case automobilistiche, operatori automotive e operatori di telefonia mobile hanno dato vita al progetto europeo HeERO (Harmonised eCall European Pilot), cofinanziato dalla Commissione Europea.

 

Nel progetto HeERO sono schierati in prima linea per il nostro Paese l’Automobile Club d’Italia insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per la Digitalizzazione e l’Innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione), Magneti Marelli, CRF Centro Ricerche Fiat, Telecom Italia e AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza – Piemonte). 

 

Le potenzialità di HeERO sono state illustrate a Torino in occasione della prima edizione di Smart Mobility World, momento di confronto internazionale sui tema della smart city e della green mobility. In questo ambito ACI ha presentato i risultati di un progetto pilota per la sperimentazione del sistema eCall nel nostro Paese, il cui obiettivo è stato quello far emergere le criticità da risolvere per lo sviluppo su tutto il territorio nazionale del sistema, misurando anche la riduzione media dei tempi di intervento, l’efficacia dei soccorsi, i comportamenti degli operatori, degli automobilisti e degli altri utenti della strada Il test ha visto impegnato nelle scorse settimane un campione di soci ACI Varese, ai quali è stato fornito gratuitamente il dispositivo eCall per simulare alcune situazioni di emergenza con l’attivazione manuale o automatica delle richieste di assistenza.

 

La sperimentazione ha avuto pieno successo: il 90% delle richieste di soccorso è andato a buon fine con un tempo medio di comunicazione centrale operativa – vettura di 15-20 secondi.

 

A Varese ACI ha testato in anteprima nazionale anche sistemi di bCall, in grado di gestire richieste di assistenza stradale a seguito di guasto meccanico. Il 74% di queste tipologie di chiamate si è completata in soli 11 secondi.