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Elettronica al centro della crescita economica dell’Ue: Neelie Kroes, ‘Produzione chip raddoppierà’

Europa


La Commissione europea vara oggi una campagna per coordinare gli investimenti pubblici nel settore della micro e nanoelettronica (semiconduttori e circuiti integrati o chip) con l’intento di espandere la base manifatturiera europea di punta.

 

La vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes sostiene che “altri stanno investendo in modo massiccio nei circuiti integrati per computer e l’Europa non può permettersi di restare al palo. Dobbiamo rafforzare e collegare i nostri punti forti e sviluppare nuove forze. Per garantire questa trasformazione è necessario coordinare rapidamente  gli investimenti pubblici fra l’UE, gli Stati membri e le regioni”.

 

Il settore europeo dell’elettronica stimola una maggiore competitività industriale dell’Europa perché costituisce una tecnologia abilitante fondamentale per gli altri settori, dall’energia al settore automobilistico fino alla salute. Per assicurare la crescita dell’Europa e dell’occupazione è essenziale disporre di un settore dell’elettronica in crescita.

 

Neelie Kroes ha dichiarato: “Voglio che la nostra produzione di chip raddoppi fino a rappresentare circa il 20% della produzione mondiale. Voglio che l’Europa produca più chip in Europa di quanti ne producano gli Stati Uniti sul loro territorio”. Si tratta di un obiettivo realistico se si distribuiscono correttamente gli investimenti”.

 

I principali elementi della strategia industriale:

 

Neelie Kroes ha aggiunto: “Con questa strategia l’industria europea sarà nelle condizioni di convertire le innovazioni ingegneristiche in tecnologie suscettibili di sfruttamento commerciale“.

 

La riuscita dell’attuazione di questa strategia garantirà:

 

L’ambiziosa visione della Commissione ha il sostegno dei ricercatori e dell’industria elettronica che, alla fine del 2012, ha chiarito come sia possibile effettuare un investimento complessivo di 100 miliardi di euro fra il 2013 e il 2020.

 

I componenti e i sistemi micro e nanoelettronici sono fondamentali non solo per i prodotti e i servizi digitali, essi sostengono anche l’innovazione e la competitività in tutti i principali settori economici. Le automobili, gli aerei e i treni sono oggi più sicuri, più efficienti sul piano energetico e più confortevoli grazie ai componenti elettronici. Lo stesso vale per altri settori importanti: materiali medici e sanitari, elettrodomestici, reti energetiche, sistemi di sicurezza. Per questo motivo la micro e la nanoelettronica sono tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technology, KET) ed essenziali per la crescita e l’occupazione nell’Unione europea.

 

Con una crescita media del 5% annuo dal 2000, oggi l’industria elettronica europea occupa direttamente 200 000 persone e indirettamente un altro milione, mentre sussiste una domanda non soddisfatta di personale qualificato.

 

Negli ultimi quindici anni sono stati compiuti importanti sforzi per creare poli industriali e tecnologici in Europa. Dato l’ampio ventaglio di possibilità e le sfide affrontate dal settore, è ora urgente intensificare e coordinare tutte le pertinenti attività del settore pubblico in Europa.

Tutti i settori economici in Europa sono destinati a trarre beneficio da questa strategia, poiché almeno il 10% del PIL dipende dai prodotti e dai servizi elettronici.

 

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