Regione Puglia punta all’aerospaziale, 1 mld di fatturato: intesa con l’Agenzia spaziale italiana ed europea

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Avviare la costruzione di un’architettura integrata di relazioni fra Regione Puglia, Agenzia spaziale italiana e Agenzia Spaziale europea. Con questo obiettivo, si sono confrontati questa mattina (a Bari in Presidenza) il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, il Presidente dei due distretti aerospaziali pugliesi (produttivo e tecnologico) Giuseppe Acierno, uno dei direttori dell’Agenzia spaziale europea Franco Ongaro e vari rappresentati dell’Agenzia spaziale italiana, oltre che rappresentanti delle imprese.

 

Dal 2012 l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha deciso di avviare una collaborazione diretta con le Regioni e in quest’attività la Puglia, attraverso i suoi due distretti aerospaziali (produttivo e tecnologico) e il suo sistema delle imprese e della ricerca, vuole essere pioniera. La Regione Puglia, inoltre, già collabora con l’Agenzia spaziale italiana (Asi), con la quale ha sottoscritto una Convenzione, e alla quale ha già presentato un “Piano di sviluppo spaziale regionale” basato su sei linee strategiche: rafforzamento del potenziale produttivo e tecnologico pugliese; sviluppo della domanda regionale di servizi spaziali; cooperazione interregionale; cooperazione internazionale, sviluppo di capitale umano; diffusione e trasferimento tecnologico.

 

L’aerospazio è per noi uno dei modi di coniugazione delle politiche dell’innovazione e dell’industria – ha detto il Presidente Vendola – occorre tenere i piedi ben piantati nell’idea che non c’è sviluppo economico se si inseguono le idee naif dell’economia del bricolage. Il Sud non si salva con l’artigianato o il turismo, tutte cose fondamentali, ma credo che al di fuori di un’articolazione dei settori produttivi che integri l’industria, che è il settore primario, il terziario e poi i settori innovativi, non ci sia salvezza. E l’aerospazio è uno dei settori in cui ci possiamo veramente reinventare“.

 

Il settore aerospaziale in Puglia – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – ha una prevalenza di imprese aeronautiche, ma ha anche piccole aziende che hanno investito e continuano ad investire nella ricerca e nell’innovazione nel settore spaziale. Questo permette di costruire buone prassi che poi sono utilizzate non solo nel settore  specifico ma anche in altri comparti produttivi, come per esempio l’assetto del territorio. L’aerospazio è importante proprio perché favorisce i rapporti di rete e implementa la capacità di fare innovazione di altre aziende. Agevola l’innovazione dell’industria e questa a sua volta produce altro valore aggiunto generando un circolo virtuoso che riversa vantaggi su tutto il sistema Puglia.  L’Agenzia spaziale europea troverà nella Puglia la disponibilità di chi a tutti i livelli vuole esercitare un’azione di crescita“.

 

Franco Ongaro, uno dei direttori dell’Agenzia Spaziale europea, mostrando apprezzamento per il lavoro svolto fino ad oggi nel settore aerospaziale, ha annunciato l’organizzazione in Puglia di un evento per il prossimo anno finalizzato a rafforzare le relazioni tra le imprese che operano in Europa, le Università, i Centri di ricerca, l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale italiana.

 

Per il Presidente dei due distretti aerospaziali pugliesi Giuseppe Aciernol’incontro di stamane suggella la crescita del sistema dello spazio pugliese in termini di fatturato, addetti e competenze e lo raccorda in una dimensione di cooperazione internazionale. La nostra è un’idea di crescita che esce dai confini regionali e si interconnette con le realtà nazionali ed internazionali quali l’Agenzia spaziale italiana e l’Agenzia spaziale europea. Con il loro supporto abbiamo costruito un piano di sviluppo regionale per le politiche dello spazio rimettendo ancora una volta al centro la Puglia quale affermata realtà all’avanguardia per la sua capacità di innovare e di vedere il suo sviluppo in un quadro di relazioni e rapporti internazionali“.

 

Politiche regionali per l’aerospazio

Le politiche regionali negli ultimi anni hanno fortemente sostenuto il settore aerospaziale, promuovendo la formazione prima del distretto produttivo, poi del metadistretto nazionale, infine del distretto tecnologico e movimentando investimenti per più di 162,1 milioni di euro grazie ad agevolazioni pubbliche pari ad oltre 110,6 milioni. Tant’è che le esportazioni pugliesi cresciute del 36,9% nel 2012 (l’aumento in Italia è del 18,9%), incidono sulle esportazioni nazionali per il 7,5%. Mentre le sei imprese che operano nel solo segmento spaziale (Planetek Italia srl, Alta spa,  GAP srl, IMT srl, Sitael spa, SSI spa), negli ultimi cinque anni, hanno visto raddoppiare i propri addetti.

 

L’aerospazio in Puglia

Il settore dell’aerospazio in Puglia si compone di oltre 80 aziende (grandi, medie e piccole) che impiegano più di 5.500 lavoratori totalizzando, nel 2012, oltre 1 miliardo di euro di fatturato. Sempre l’anno scorso il settore aerospaziale ha visto una crescita delle esportazioni pugliesi del 36,9% rispetto al 2011 (l’aumento in Italia è del 18,9%). Tant’è che la Puglia incide sulla formazione del risultato esportativo  nazionale per il 7,5%. Le politiche regionali hanno fortemente sostenuto il settore, promuovendo la formazione prima del distretto produttivo, poi del metadistretto nazionale, infine del distretto tecnologico. La Regione Puglia ha inoltre accompagnato le imprese che intendevano sfruttare le opportunità sui mercati esteri alle principali manifestazioni internazionali di settore. Di notevole rilievo anche l’incentivazione alle imprese che negli ultimi anni ha permesso di movimentare investimenti per più di 162,1 milioni di euro grazie ad agevolazioni pubbliche pari ad oltre 110,6 milioni.