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Microsoft Security Intelligence Report: infezioni da malware 5,5 volte più probabili senza antivirus

Italia


Senza software antivirus, i computer sono 5,5 volte più a rischio di  essere infettati da malware: è quanto emerge dal Security Intelligence Report volume 14 (SIRv14), presentato oggi da Microsoft Corp. Le applicazioni antivirus contribuiscono infatti a proteggere i computer dai virus, eliminare le infezioni e salvaguardare la privacy degli utenti. Secondo lo studio, i cui dati, oltre ad analizzare le minacce più diffuse a livello globale, hanno rivelato una tendenza significativa riguardante il software antivirus, in media 2,5 computer su 10 non sono dotati di un antivirus aggiornato.

 

“Le persone capiscono intuitivamente l’importanza di chiudere a chiave la porta di casa per impedire eventuali intrusioni. La sicurezza dei computer non è diversa. Navigare in Internet senza disporre di un antivirus aggiornato equivale a lasciare la porta di ingresso aperta ai criminali” – ha dichiarato Tim Rains, direttore del Trustworthy Computing Group di Microsoft. “Con la pubblicazione di questa ricerca, Microsoft vuole richiamare l’attenzione degli utenti all’importanza di avere un antivirus aggiornato installato nei propri sistemi”.

 

Il Microsoft Security Intelligence Report descrive alcune delle minacce più diffuse che i consumatori online si trovano ad affrontare:

 

 

Il Microsoft Security Intelligence Report ha inoltre rivelato che in Italia, nel secondo trimestre 2012, la percentuale di computer non protetti da antivirus è stata di circa il 21%, contro il 19% della Francia ed il 20% della Germania.

 

Nonostante i vantaggi offerti dall’antivirus, molti utenti non si rendono conto di essere “vulnerabili” e le ragioni della mancata protezione di 2,5 computer su 10 sono diversi: 

 

Un ultimo, ma non meno importante, fattore di rischio per la sicurezza del pc è l’utilizzo di un sistema operativo datato. Nel caso di Windows XP, ad esempio, fra meno di un anno non verranno più rilasciati aggiornamenti di sicurezza e non sara’ più possibile ricevere supporto tecnico da Microsoft.

 

“Microsoft ha lanciato Windows XP nel 2001 ed è stato un grande successo, perché ha aiutato gli utenti in ambito consumer e business a diventare più produttivi. L’evoluzione tecnologica degli ultimi dodici anni ha portato però a un profondo cambiamento del mercato, dei dispositivi disponibili, delle esigenze e delle aspettative degli utenti. Le aziende moderne necessitano di crescente protezione dei propri dati e garanzie di sicurezza, compliance e facilità di gestione. I consumatori, allo stesso tempo, cercano una tecnologia capace di rappresentare un nuovo stile di lavoro in mobilita’, che li aiuti ad essere produttivi in qualsiasi momento, ovunque ci si trovi e da qualsiasi dispositivo”, ha commentato Claudia Bonatti, Direttore Divisione Windows di Microsoft Italia. “Il passaggio da Windows XP a una piattaforma più moderna quale Windows 7 e Windows 8 garantisce la sicurezza e l’affidabilità che caratterizzano i sistemi operativi di Microsoft “.

 

Per accertare se nel sistema è presente un antivirus e se questo è aggiornato, Microsoft consiglia di accedere al pannello di controllo e verificare le impostazioni di sicurezza e se non risulta installato alcun antivirus, è possibile scaricarne uno dal sito di un fornitore attendibile. Se il sistema operativo installato è Windows 8, nel computer è già presente l’antivirus di Microsoft.

 

 

“Indipendentemente dalla soluzione utilizzata, se gratuita o a pagamento, l’importanza dell’antivirus non può essere sottovalutata” – afferma Rains. “Adottare adeguate misure di protezione del computer, tra cui la più basilare, ovvero l’installazione di un antivirus, permette di ridurre considerevolmente il rischio di infezioni”.

 

Microsoft elabora il Security Intelligence Report due volte l’anno per fornire al pubblico informazioni sulle minacce globali più diffuse e agevolare così la protezione degli utenti e delle organizzazioni. SIRv14, il report più recente, esamina i dati relativi alla seconda metà del 2012 e contiene informazioni sulle minacce online ricavate da oltre un miliardo di sistemi attivi in tutto il mondo.

 

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