Unione Nazionale Consumatori: elezioni politiche, ‘A chi convengono le tariffe elettorali agevolate Alitalia?’

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Massimiliano Dona

Vivo a 1200 chilometri dalla terra dove sono nata e finalmente, dopo tanti sacrifici, da qualche mese ho trovato un lavoro. Visto che sono stata appena assunta, non posso chiedere giorni di ferie per partire, ma per le elezioni vorrei tornare a casa anche solo per due giorni: con il treno sono davvero troppe ore di viaggio, ma ho letto che anche alcune compagnie aeree hanno previsto gli sconti elettorali. Do un’occhiata al sito Alitalia e… cos è una presa in giro?

 

Questa è l’email che una consumatrice ha scritto ai nostri sportelli per raccontare la delusione che ha provato scoprendo le reali condizioni delle tariffe elettorali della compagnia: “Non solo i biglietti scontati sono a dir poco introvabili -scrive la ragazza- ma la riduzione del 40% (fino ad un massimo di 40 ) sul biglietto di andata e ritorno esclude le tasse aeroportuali e ovviamente i biglietti in promozione. Dunque, anche con lo sconto massimo di 40 euro, pagherei più di quanto spenderei con i biglietti in promozione! Come se non bastasse, la prenotazione va fatta solo attraverso il call center o in agenzia. Grazie, conveniente davvero!”.

 

Come dare torto alla nostra giovane amica -commenta Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it)- che non solo si sente privata del suo diritto di voto, ma al danno si aggiunge la beffa. Dopo le polemiche sui biglietti andata e ritorno a 99 euro per gli studenti Erasmus dei quali, sembrerebbe, quasi nessuno è riuscito ad usufruire, ora la compagnia di bandiera in un moto di generosità allarga la promozione anche ai voli nazionali, ma con delle condizioni davvero sconvenienti“.

 

Per non parlare del fatto -conclude Dona (segui @massidona su Twitter)che nel comunicato dell’azienda non si fa alcun accenno al costo della telefonata al call center (12 centesimi di euro alla risposta e 30 centesimi di euro per ogni minuto di conversazione) né alla commissione che si paga prenotando i biglietti in agenzia“.

 

Infine -conclude Massimiliano Dona– una riflessione sul modus operandi scelto per queste elezioni: è possibile che in un mondo digitalizzato con sempre meno barriere di spazio e tempo, non sia ancora previsto il voto a distanza?