Presentato oggi il Rapporto annuale Regionale Inail Lazio

di |

Italia


Il Direttore Regionale Inail Lazio arch. Antonio Napolitano quest’anno presenta il Rapporto Annuale regionale  con una nuova modalità comunicativa, in una veste nuova e più al passo con i tempi: tempi frenetici, tempi difficili che proprio per questo richiedono contatti  più diretti ed immediati  con la platea degli assistiti, delle loro famiglie, delle aziende, la cui vitale ricerca di maggiore competitività sui mercati non può prescindere dall’investire in sicurezza  – e con gli Enti, Istituzioni e Parti sociali che come noi operano nel welfare per il comune benessere. Solo il web poteva rendere possibile questo approccio privilegiato. Ecco  dunque vedere la luce  la prima edizione totalmente online del “Rapporto”,  ovvero  la storia di quello che uomini e donne di INAIL Lazio, nella realizzazione dei compiti istituzionali, hanno fatto nel corso del 2011,  accessibile a tutti con un semplice “click” sul sito Inail Lazio all’indirizzo http://siti.inail.it/lazio/.

 

Sintesi dell’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali registrati nella regione:

  

Andamento degli infortuni sul lavoro nel 2011

 

Nel 2011 nella nostra regione sono stati denunciati  51.575 infortuni che comparati con il 2010 (55.414) evidenziano, in termini generali, una contrazione del fenomeno infortunistico pari ad un – 7%.  Sotto il profilo degli infortuni mortali, si evidenzia, nel medesimo anno di riferimento, una significativa diminuzione pari a 33 unità. Infatti, nel 2011 sono stati denunciati, relativamente a tutte le Gestioni,  67 eventi mortali a fronte dei 100 del 2010. Il fenomeno infortunistico al femminile. Dall’analisi del dato statistico relativo agli infortuni denunciati dalle donne e riguardanti tutte le Gestioni, si rileva che nel 2011 nella nostra Regione si è registrata una modestissima riduzione. Infatti, dai 20.946 del 2010 si è passati a 20.054 del 2011. Anche, gli infortuni mortali accaduti alle donne (tutte le Gestioni), sono diminuiti nel 2011. Infatti, in quest’ultimo esercizio sono morte sul lavoro 7 donne rispetto alle 9 del 2010. Tradotto in termini percentuali, la riduzione degli eventi mortali delle donne  è stata del 23%.  

 

In relazione alla nazionalità, si sottolinea che nel 2011 sono stati denunciati 5.410 eventi lesivi occorsi a lavoratori stranieri, che in termini percentuali ha evidenziato un decremento del 5.6% rispetto il 2010. La popolazione maggiormente interessata, in termini numerici, dal fenomeno infortunistico  in parola è stata quella rumena, che ha registrato n. 1.744 eventi lesivi. Di segno opposto, è il dato infortunistico mortale relativo ai lavoratori stranieri che ha registrato nel 2011 un incremento passando dai casi 14 del 2010 ai 19 dell’esercizio successivo. La popolazione più colpita è stata quella rumena con 12 morti sul lavoro

      

Proiezione dati infortuni sul lavoro del 2012

  

Un ultimo approfondimento merita il quadro, ancorché non consolidato e comunque non ufficiale, relativo al periodo gennaio – settembre 2012. Da una stima elaborata sui dati di produzione confrontando il corrispondente periodo del 2011, nel 2012 appare confermato il trend decrescente sia per quel che riguarda gli infortuni denunciati (pari a 34.747 nel 2012 ed a 38.781 nel 2011), sia per quel che riguarda i mortali (45 nel 2012 e 53 nello stesso periodo del 2011).

Il settore maggiormente interessato è ancora una volta quello dei Servizi alle imprese e attività immobiliari con 4.373 casi, mentre gli eventi mortali più numerosi si continuano a registrare nelle Costruzioni con 10 decessi.

 

MALATTIE PROFESSIONALI

 

Per le malattie professionali nell’anno 2011 è stata confermata la crescita del numero delle denunce già evidenziata per il 2010 e precisamente da n. 1635 a n. 1830.

 

L’analisi dei dati per provincia e per gestione ha evidenziato realtà come quelle di Roma

con incremento complessivo nelle tre gestioni – industria, servizi ed agricoltura – e precisamente: per industria e servizi n. 817 casi nel 2010 e  n. 984 nel 2011; agricoltura n. 14 casi nel 2010 e n. 23 nel 2011, mentre per le sole gestioni industria e servizi l’incremento è stato registrato anche per Viterbo con n. 230casi nel 2010 e n. 242 nel 2011 e Latina  con n. 136 casi nel 2010 e n. 169 nel 2011.

 

L’incremento delle denunce di malattie professionali è sicuramente riferibile ad una maggiore attenzione da parte dei medici esterni (medici di base, ortopedici, medici competenti, medici di patronato) derivante da una intensa partecipazione del nostro istituto a tutte quelle attività di aggiornamento professionale che hanno interessato tali categorie nonché alle collaborazioni con Istituti universitari per l’approfondimento delle conoscenze su tutte le tematiche inerenti la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza degli ambienti di lavoro.

 

A ciò deve essere aggiunto anche l’apporto fornito dalle nuove tabelle delle malattie professionali che sono più facilmente  applicabili in quanto indicano esplicitamente nel dettaglio le malattie che possono essere causate per singolo agente (es. piombo:insufficienza renale…)