Al via @Two!Salute! l’iniziativa che si rivolge ai giovani nativi per costruire insieme la sanità digitale del futuro

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C’è una generazione che, seppure abbia poco a che fare in genere con i servizi sociosanitari, intende la sanità quasi esclusivamente in formato digitale. E’ la generazione dei cosiddetti nativi digitali, quanti sono nati dopo il 1985, anno che segna l’introduzione e la diffusione di massa dei personal computer a livello globale.

 

E’ questa la categoria alla quale si rivolge @Two!Salute!, iniziativa promossa da Arsenàl.IT che punta a coinvolgere i ragazzi, ed in particolare gli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado della Regione Veneto, sul tema dell’innovazione applicata alla sanità.

 

Se gli adulti oggi si adattano (e talvolta sono costretti ad adattarsi) ai servizi digitali, le nuove generazioni non hanno bisogno di pensare per utilizzare un tablet come uno smartphone, un computer come un display touch screen. Quelli che oggi sono i più giovani tra pochi decenni saranno i principali fruitori dei servizi sanitari, per questo è necessario che i servizi vengano ripensati, ridisegnati e riorganizzati in maniera differente, tenendo in considerazione che chi li utilizzerà non necessita di percorsi di apprendimento e adattamento che la maggior parte degli utenti oggi sta intraprendendo.

 

Se le istituzioni hanno il compito di pensare a rendere più efficienti i servizi, applicando le tecnologie e tenendo sempre più in considerazione i costi, l’operazione di ridisegnare il sistema sanitario potrebbe essere facilitata tenendo in considerazione non solo le evoluzioni della scienza, della tecnica e della medicina a livello globale, ma anche e soprattutto delle necessità, delle competenze e delle idee di chi ne usufruirà in futuro. Va inoltre detto che il ruolo dei nativi digitali risulta ancor più fondamentale in quanto già oggi rappresenta un elemento importante se non essenziale per il trasferimento e l’integrazione di conoscenze verso chi nativo digitale non è. In particolare verso quelle categorie che hanno maggiore difficoltà nell’accedere ai servizi digitali e che utilizzano i giovani come mediatori e spesso “traduttori” dei nuovi sistemi e servizi ICT.

 

Ecco quindi da dove nasce l’iniziativa, aperta a raccogliere l’opinione, la visione e l’intuizione dei futuri utilizzatori dei servizi sanitari, ancora scevri dai pregiudizi e dalle abitudini consolidate del mondo degli adulti.

I giovani studenti delle ultime classi delle scuole secondarie di secondo grado del Veneto sono quindi invitati a proporre un’idea di modello o servizio che si avvalga delle nuove tecnologie per migliorare il sistema sanitario regionale. Potranno partecipare, individualmente o in gruppo, iscrivendosi nell’area dedicata del sito entro il 18 gennaio 2013, mentre entro il 1 marzo dovranno inviare gli elaborati. Sono ammessi testi descrittivi, presentazioni (powerpoint o video) o demo.

 

I prodotti raccolti saranno poi valutati in base a criteri di: innovazione, potenziale risparmio per il sistema sanitario e per i cittadini, facilità di accesso e utilizzo, livello di risposta a necessità concrete ed efficacia comunicativa.

 

In queste settimane sono state avviate le lezioni di presentazione del tema in alcuni istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili ai ragazzi per partecipare al progetto. Per approfondire il tema basta consultare l’area dedicata del sito e per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla dr.ssa Michela Gabrieli (mgabrieli@consorzioarsenal.it).